BRINDISI-Nessuna detrazione per gli inquilini degli alloggi di edilizia pubblica della provincia di Brindisi che sono rimasti a bocca asciutta nel 2015.
Questi non hanno potuto usufruire delle detrazioni a favore degli assegnatari di alloggi sociali, previsti dall’art. 7 del D. L. 47/14 convertito nella legge 80/14 .
Secondo quanto previsto dalla legge, gli assegnatari possono beneficiare di una detrazione pari a 900 euro se hanno un reddito non superiore a 15mila e 500 euro circa, e di 450 euro se hanno un reddito compreso tra 15mila 500 euro e 31mila euro circa.
E’ quanto si apprende da una nota a firma del segretario generale di Cgil Brindisi, Michela Almiento, e del segretario provinciale di Sunia (Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari) Brindisi, Marcello Petarra.
“Per potere beneficiare – si legge – di tale detrazione l’inquilino deve produrre il contratto di locazione, nonché una certificazione rilasciata dall’ente proprietario (A.R.C.A., ex I.A.C.P. o Comune), che attesta che l’unità immobiliare assegnatagli è un alloggio sociale. Sulla base di ciò, gli ex Iacp di Bari e Taranto hanno rilasciato la certificazione necessaria, mentre quello di Brindisi (ed anche, a quanto pare, quello di Lecce) si è rifiutato, sostenendo che la definizione di alloggio sociale contenuta nella L. 80/14 è ambigua.”
“Non è servita neppure – a detta dei sindacati – una riunione ad hoc promossa a fine luglio dall’assessore regionale alla Pianificazione territoriale, architetto Curcuruto per fugare le perplessità dell’istituto brindisino. Sarebbe stato ancora possibile, con una integrazione alla dichiarazione dei redditi da effettuare entro il 20 ottobre, beneficiare delle detrazioni.”
“Al di là dei dubbi dei Dirigenti dell’Istituto – sostengono ancora l’Almiento e Petarra – che comunque responsabilmente andavano approfonditi nel merito in tempo utile, di fatto i cittadini assegnatari brindisini non hanno potuto beneficiare della misura risultando quindi danneggiati, rispetto ai cittadini di altre province. E’ dunque necessario che, in occasione della prossima stagione fiscale, la situazione venga chiarita al fine di evitare nuovamente disparità di trattamento e perdita di benefici”.
BrindisiOggi
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