OSTUNI- Picchiata , offesa, umiliata sino al punto di vedersi sputare addosso dall’uomo che davanti alla legge è suo marito. N.M.S. , 65 anni, alla fine è crollata ed ha deciso di denunciarlo.
Ieri gli agenti del commissariato di Ostuni hanno così notificato un’ordinanza applicativa di misura coercitiva personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla moglie ad un uomo di 73 anni, A.M., di origini tarantine.
Le indagini investigative sono durate quattro mesi.
Poco prima dell’estate infatti N.M.S., di 65anni, si è rivolta alla polizia denunciando il marito per le continue violenze.
Numerosi e gravissimi gli episodi ricostruiti e documentati dai poliziotti:
- Verso la metà di luglio, l’uomo avrebbe strattonato la moglie facendola cadere al suolo, cagionandole lesioni all’avambraccio e alla regione sacrale;
- Verso la metà di aprile, aveva afferrato per i capelli, per poi farla cadere al suolo, cagionandole contusione cranica;
- Verso la fine di giugno, l’aveva afferrata per il collo, cagionandole traumi contusivi lombari e dei polsi, con contestuale e ripetuta minaccia di morte, ingiurie e epiteti indicibili, indi, era giunto al punto di sputarle così sottoponendola ad una serie di sofferenze fisiche e psichiche nell’ambito di un regime di vita insostenibile e mortificante.
Ora M.A. è ritenuto responsabile dei delitti di maltrattamenti pluriaggravati in famiglia e lesioni pluriaggravate, ai danni della stessa moglie
Attraverso l’ordinanza notificatagli, a M.A. è stato prescritto di lasciare immediatamente la casa familiare e di non accedervi, neppure temporaneamente, senza l’autorizzazione del giudice procedente, nonché di non avvicinarsi ai luoghi frequentati abitualmente dalla moglie, mantenendo da essa una distanza non inferiore a metri 300, con rigoroso divieto di non comunicare con costei né in forma scritta, né a mezzo del telefono, né tramite la rete Internet.
L’uomo , dopo aver prelevato i propri effetti personali sotto il controllo dei poliziotti del commissariato di Ostuni, ha lasciato la casa familiare con l’avviso che in caso di violazione la misura sarà sostituita con altra più severa.
Il gip, Maurizio Saso, ha condiviso in pieno l’impianto accusatorio costituito da un gran numero di elementi raccolti dai poliziotti di Ostuni che, partendo dalla denuncia della vittima, hanno individuato e raccolto numerosi testimoni.
Infatti – si legge nell’ordinanza del giudice – “Maltrattava la moglie convivente N.M.S., ponendo in essere nei confronti della stessa sistematiche condotte di violenza, sopruso e umiliazione, percuotendola ripetutamente”.
L’uomo, tra l’altro, aveva assunto atteggiamento cosi particolarmente aggressivo tanto da costringere la moglie a disinvestire titoli di credito cointestati, al fine di trasferirli sul proprio conto (cosa che, invero, era già avvenuta per uno di essi).
Il Giudice, pertanto, alla luce dei gravi indizi di colpevolezza, ha disposto che a A.M. fosse applicata la misura coercitiva cui ieri sera l’uomo è stato assoggettato, immediatamente dopo essere stato localizzato e bloccato.
BrindisiOggi
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