Operaio morto dopo una caduta nella centrale di Cerano, assolti tre dirigenti condannato solo il capo cantiere

BRINDISI- Morì a seguito di una caduta mentre lavorava nella centrale Enel di Cerano, assolti tre dirigenti della centrale Federico II di Brindisi, condannato invece a un anno di reclusione il capo cantiere  di una ditta appaltatrice. Il reato è omicidio colposo. Era novembre 2008 quando Vincenzo Manderino, di 54 anni di Brindisi stava lavorando alla pulizia di uno scambiatore d’aria e cadde da quattro metri. L’uomo morì in ospedale dopo 14 giorni. Manderino era dipendente della società Nuova Leucci, l’azienda che è stata condannata a pagare una sanzione. Il processo è iniziato nel 2011.
I famigliari, sono stati risarciti prima dell’inizio del processo non si sono costituiti parte civile. Il giudice ha trasmessi gli atti alla procura di Brindisi per valutare le responsabilità di un addetto alla sicurezza della dipendente appaltatrice che non è mai risultato indagato.

BrindisiOggi

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