OSTUNI – Tenta più volte di truffare un anziano, presentandosi come funzionario Inps e poi come venditore di macchinette per caffé. Fermati ieri mattina (1 ottobre) e indagati a piede libero due uomini di origine napoletana. Si tratta di D.C. di 51 anni, residente a Casalnuovo (Na), e D.D. di 29 anni (anche residente a Napoli).
L’accusa per due soggetti è di tentata truffa in concorso, sostituzione di persona e altro. Al fermo dei due gli agenti del commissariato di Polizia di Ostuni sono arrivati dopo la denuncia di un anziano 88enne.
L’anziano ha ricostruito ciò che è successo nel corso della mattinata di ieri. Intorno alle 9.30 B.A., 88enne, esce di casa per recarsi al bar per la colazione e viene avvicinato da un soggetto (D.C.), che gli chiede la consegna di denaro per un elettrodomestico per la preparazione del caffè. L’anziano, colto di sorpresa, glissa, dicendo di non essere interessato, ma si rende conto che quell’uomo è lo stesso che nel pomeriggio di mercoledì 30 settembre si è presentato a casa sua come un funzionario I.N.P.S., pretendendo di entrare in casa sua: prima per chiarire alcuni aspetti relativi alla sua posizione contributiva, poi, per regolarizzare alcuni pagamenti non effettuati mediante consegna diretta di denaro contante.
Malgrado le insistenze, l’anziano e sua moglie, 85enne, non credono alle sue parole e lo allontanano urlando e minacciando che avrebbero chiamato il figlio. Di tutta risposta, D.C. avrebbe dichiarato che l’indomani sarebbe tornato per parlare col figlio della coppia.
In effetti, il giorno dopo l’uomo si ritrova, sulla strada per il bar, lo stesso soggetto del pomeriggio precedente che lo tampina per la vendita di una macchinetta per il caffè, ma l’uomo lascia frettolosamente il bar per andare in casa. Il soggetto lo tampina fino a raggiungerlo alla sua abitazione, perché vuole parlare col figlio dell’anziano che, stanco di queste pressioni, gli apre le porte di casa.
Lo sconosciuto si sarebbe diretto in camera da letto, dove c’era la moglie dell’anziano, che alla vista di D.C. avrebbe cominciato ad urlare.
In quel momento sono giunti i poliziotti del Commissariato di Ostuni, su segnalazione del figlio della coppia, a sua volta avvertito telefonicamente da un suo conoscente del fatto che suo padre fosse “tampinato ” da uno sconosciuto. I poliziotti hanno bloccato D.C. mentre era ancora in casa. Dopo qualche attimo, in quella stessa casa, era giunto il figlio dell’anziana coppia, che ha riferito ai poliziotti della visita del sedicente funzionario INPS del giorno prima.
Dopo alcuni accertamenti, i poliziotti hanno individuato un altro soggetto che agiva in concorso con D.C., D.D., rintracciato nei pressi dell’abitazione degli anziani, a bordo di una Fiat 500 L (ultimo tipo).
Da una perquisizione sulla vettura, sono state rinvenute e sequestrate due micro-telecamere sulle quali i due non hanno fornito esaurienti spiegazioni circa la relativa provenienza ed il loro concreto utilizzo: attrezzatura con marchio CE, peraltro, non conforme ai dettami previsti per legge.
Una volta in Commissariato, dopo le testimonianze di numerose persone informate dei fatti e formalizzata la denuncia-querela da parte dell’anziano B.A., i due soggetti (D.C. di anni 51, e D.D. di anni 29) sono stati informati di essere indagati a piede libero perché responsabili di tentata truffa pluriaggravata, in concorso, sostituzione di persona, ed altro.
Il commissariato sta verificando se in città vi siano stati altri episodi simili. Intanto, sia noto che a nessun titolo i dipendenti Inps sono autorizzati richiedere, accettare o consegnare a domicilio somme di danaro, né si presentano di persona per rimborsi, controlli o sostituzione di banconote false. Chi dovesse ricevere eventuali visite a domicilio da parte di “FUNZIONARI” o incaricati di qualsivoglia ente previdenziale/assistenziale sono pregati di segnalarne la presenza al 113/112, agli Uffici INPS competenti.
A.P.
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