BRINDISI- Il dubbio che i prezzi fossero gonfiati durante i saldi è sempre venuto a tutti, anche ai più accaniti acquirenti. Questa volta il sospetto lo ha avuto la Polizia municipale di Brindisi, che da novembre ad oggi, ha condotto un’interessante azione di verifica. La conclusione è stata al di sopra di ogni aspettativa. Su 70 attività commerciali tenute sott’occhio a Brindisi, nei quartieri Centro, Commenda e galleria del centro commerciale Le Colonne, solo 6 sono state multate durante i saldi. Questo significa che la maggior parte dei commercianti, per quanto riguarda il settore abbigliamento e accessori, è stata onesta.
Le multe sono state elevate soprattutto nel centro commerciale e alla Commenda. Accadeva che il prezzo iniziale da scontare, non era quello che era stato applicato durante il periodo precedente ai saldi, ma veniva gonfiato così che una volta applicata la percentuale, il consumatore pagava la stessa cifra che avrebbe sborsato già prima dei saldi. Volta e gira, con o senza sconti, il prezzo pagato era sempre lo stesso.
Per giungere a questa conclusione, gli agenti della Polizia municipale, guidata dal Comandante Teodoro Nigro, hanno portato avanti un’azione capillare partita nel mese di novembre.
Circa 10 agenti in borghese, la mattina e il pomeriggio, si sono introdotti nei negozi, hanno annotato merce e prezzi, in particolar modo quelli esposti nelle vetrine, e hanno catalogato tutto. Sono poi tornati in azione dal 5 gennaio, giorno in cui sono partiti i saldi per scoprire che 6 attività su 70 avevano manomesso i prezzi.
Insomma saldi falsi. È accaduto in un negozio di scarpe nelle galleria del centro commerciale, così come in uno di abbigliamento, dove i prezzi delle felpe era stati gonfiati, per costare poi una volta scontati, sempre allo stesso modo.
“E’ la prima volta che portiamo avanti un’attività di questo genere- spiega il comandante Teodoro Nigro- è un’azione per tutelare i consumatori ma anche gli stessi commercianti. I risultati in termini sociologici sono stati ottimi, in quanto si è potuto costare che il commercio a Brindisi rispetta le regole, e che le poche contravvenzioni elevate sono fisiologiche.”
Lu.Po.
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