BRINDISI-Oltre un mese fa un incendio è scoppiato all’ospedale di Torino dove fortunatamente non ci sono stati feriti. Ma la notizia porta alla ribalta la questione sicurezza all’ospedale Perrino di Brindisi dove da anni ormai mancano in ogni piano, dove vi è l’accesso al pubblico, le manichette e gli idranti in caso di incendio. Dieci piani, di quello che qualcuno ha definito l’ospedale d’eccellenza, nei quali mancano i più elementari strumenti di sicurezza in ottemperanza alla normativa antincendio. Pensate l’idrante non è completo neanche all’ultimo piano dove si trova il reparto Pediatrica, qui in caso di incendio sarebbe più difficile trovare una via d’uscita per raggiungere piano terra. La prima volta che vi abbiamo raccontato questa storia era dicembre 2013, ma a distanza di due anni nulla è cambiato. Ci fu l’impegno dell’allora direttore generale della Asl Paola Ciannamea ad intervenire per il recupero delle dotazioni di sicurezza, ma la situazione è sempre la stessa.
Non solo, ma scavando nei sistemi di sicurezza si scopre che a mancare non sono soli gli idranti e qualche estintore che qualcuno ha rubato, ma la struttura è sprovvista del certificato prevenzione incendi che la legge obbliga dal lontano 1982.
Il Perrino non è dotato del certificato che viene rilasciato dai vigili del fuoco con il quale si assicurano gli standard minimi di prevenzione contro gli incendi. In realtà, stando a quanto dicono i tecnici, la struttura non è proprio messa male, ci sono diverse vie di fuga, scale anti incendio, ma manca il documento che certifichi la regolarità. In passato sarebbe stato chiesto il certificato solo per alcune aree, ma non è possibile un rilascio frazionato. La sicurezza deve valere per tutta la struttura.
Per ottenere l’importante documento è necessario che una volta completati i lavori questi vengano controllati con un sopralluogo dei pompieri che devono autorizzare il rilascio del certificato. Qualche anno fa il problema venne a galla per l’installazione della Pet-Tac, in quella circostanza i problemi furono in qualche maniera superati, ma a distanza di 30 anni dalla costruzione del grande edificio la normativa non è stata tutta rispettata.
In poche parole la struttura non sarebbe totalmente a norma. Ed intanto la Asl qualche giorno fa ha annunciato i lavori di ampliamento dell’edificio. Ma forse è il caso che risolva i problemi degli ambienti già esistenti.
Vi mostriamo un video girato recentemente nell’ospedale.
Lucia Portolano
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