BRINDISI- A seguito dell’intervento del consigliere comunale Roberto Fusco sul porto e sulla opportunità che l’Autorità portuale di Brindisi rivendichi la sua autonomia riceviamo e pubblichiamo di seguito la risposta del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.
” Ho letto con molta attenzione l’intervento del consigliere comunale Roberto Fusco in riferimento al futuro del porto di Brindisi e condivido le sue preoccupazioni riguardanti le possibili conseguenze dell’attuazione della legge di riforma delle Autorità Portuali. Ciò che davvero risulta incomprensibile, invece, è affermare cose che Fusco sa bene non essere in alcun modo rispondenti al vero.
L’Amministrazione Comunale di Brindisi, attraverso il sottoscritto, ha ribadito a chiare lettere, nelle sedi opportune ed anche al cospetto di autorevoli rappresentanti del Governo nazionale, che il nostro porto ha tutti gli elementi necessari per candidarsi ad un ruolo di primissimo piano nella gestione della portualità pugliese. Siamo impegnati da mesi, inoltre, nel tentativo di evitare che le risorse rivenienti dalle tasse di imbarco incassate a Brindisi finiscano per ingrossare i bilanci di altri porti, a partire da quello del capoluogo di regione. La nostra tesi, insomma, è quella che ognuno debba spendere le risorse che incamera, oltre ai finanziamenti per interventi infrastrutturali che rivengono dall’Unione Europea e dal bilancio nazionale. Tutto ciò lo abbiamo fatti anche attraverso la struttura di Anci-porti (che opera nell’ambito dell’Associazione dei comuni italiani e di cui faccio parte).
A fronte, però, di una precisa volontà del Governo di accorpare i porti pugliesi per dar vita ad un’unica Autorità Portuale, abbiamo detto con chiarezza che riteniamo più utile unire gli sforzi e le potenzialità e dar vita ad una struttura unica su scala regionale, all’interno della quale Brindisi potrà farsi valere, potendo contare su ottimi numeri in fatto di traffici merci e passeggeri.
Si tratta – e in questo condivido le preoccupazioni di Fusco – di fare in modo che la legge di riforma preveda che un rappresentante della nostra città sieda in Comitato portuale, mentre la bozza su cui si discute prevede che ci siano solo un rappresentante della Regione Puglia ed uno della città metropolitana, e cioè di Bari.
Ovviamente se Taranto continuerà a fare la voce grossa per chiedere autonomia ci sentiremo legittimati a fare la stessa cosa anche noi, ma non sono convinto che si possano registrare livelli di crescita di un territorio attraverso stucchevoli guerre di campanile.
Il dibattito, in ogni caso, resta aperto, così come ogni forma di dialogo. Quindi ben vengano contributi come quello dell’avv. Fusco”.
Mimmo Consales – Sindaco di Brindisi
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