“Troppi interessi dietro il cancro”, la Puglia per la vita pronta a sostenere una “ricerca indipendente”

BRINDISI- al bano ferrareseLa Fondazione Puglia per la vita da questo momento in poi si dedica alla lotta contro il cancro. Pronta a sostenere una ricerca “indipendente”. Lo annuncia il presidente della Fondazione Massimo Ferrarese, che già ieri sulla sua pagina facebook aveva lanciato una denuncia forte contro presunti interessi economici che bloccherebbero la ricerca e quindi una cura che possa salvare da questa malattia che continua ad ammazzare persone. “E’ arrivato il momento di sollecitare, ognuno secondo le proprie possibilità, un impegno decisivo nella lotta contro il cancro- scrive Ferrarese- l’unica che l’uomo (che viaggia nello spazio e che ha creato persino un mondo virtuale) non è riuscita a vincere”

ferrarese1L’accusa del presidente della Fondazione: “Mi rendo conto, dopo aver pubblicato un post di amara denuncia sulla mia pagina Facebook – continua Ferrarese- di quanto il dubbio che non venga fatto tutto il possibile per debellarlo sia insinuato nella mente di molti. Gli introiti assicurati alle multinazionali farmaceutiche dall’uso dei costosi medicinali per la chemioterapia potrebbero sconsigliare queste ultime dal finanziare ricerche troppo approfondite perché la scoperta di un vaccino interromperebbe probabilmente gli enormi flussi di denaro provocati dall’esistenza della malattia.”

puglia-per-la-vita (1)Ed è per questa convinzione che la Fondazione ha deciso di impegnarsi  in ogni attività che possa fornire il proprio contributo all’accelerazione di una ricerca che possa essere economicamente indipendente e che metta insieme le migliori risorse professionali e scientifiche.

Puglia per la vita è nata nel 2007, fondata dall’imprenditore, oggi presidente dell’Invimit e dal noto cantante Al Bano.

Quello di Ferrarese uno sfogo e un impegno intriso di rabbia dopo la scomparsa del suo caro amico e dell’ex presidente della New Basket Brindisi  Antonio Corlianò. “Ognuno di noi ha perso qualcuno, un parente o un amico- conclude il presidente di “Puglia per la vita”. “Molti, come me, hanno visto spegnersi troppe persone per poter pensare di rimanere ad aspettare rassegnati. Io non ci sto”.

Già in passato la fondazione si era dedicato a questo tema sostenendo per alcuni anni una borsa di studio per un oncologo da affiancare nel reparto di Oncologia dell’ospedale Perrino di Brindisi.

BrindisiOggi

 

1 Commento

  1. Finalmente, era ora che qualcuno dicesse le cose come realmente stanno.Sarà una battaglia immane, una lotta tipo Davide contro Golia, ma alla fine vedremo chi vincerà. Tale battaglia dovrà essere diffusa però a livello nazionale, se si vorrà avere una buona possibilità di vittoria. E così si vedrà pure chi vuole realmente la fine di questo sconcio e chi invece continua a proteggere i suoi sporchi interessi. Vai avanti Massimo. Non fermarti.Antonio era anche amico mio.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*