“L’autobus della droga” complice anche facebook, 10 in manette

FRANCAVILLA FONTANA- Si fornivano da Brindisi e spacciava a Francavilla Fontana e paesi vicini per un giro d’affari dai 30 ai 50mila euro al mese. A gestire la compravendita di hasish, cocaina e marijuana c’erano ragazzi giovanissimi, dai 20 ai 25 anni. I carabinieri del Norm di Francavilla Fontana, coordinati dal tenente Simone Clemente bloccano il traffico di stupefacenti e all’alba di oggi arrestate 10 persone, una di queste già in carcere a Lecce per estorsioni. Si tratta di Maurizio Parisi 24 anni, Cosimo Tafuri 20 anni, Marco Russo 22anni, Giovanni Caselli 24 anni, Francesco Rosato 25 anni, Graziano Russo 22 anni, Angelo Di Presa 57 anni, Alfonso Leo (già in carcere per estorsioni) 24 anni. Tutti di Francavilla Fontana, questi 8 ritenuti “pusher” si rifornivano dai brindisini Pietro Molendini, 46 anni, e Pietro Stea 49 anni, anche  sono finiti in manette.

Una serie di intercettazioni e pedinamenti hanno portato alla ricostruzione dei traffici. Già il 19 marzo scorso 5 degli arrestati (Angelo Di Presa, Alfonso Leo, Giovanni Casella, Cosimo tafuri e Marco Russo)erano finiti ai domiciliari perché dopo un inseguimento sulla statale Brindisi- Taranto era stati colti in flagranza di reato in possesso di nove panetti di hashish di 100 grammi di marijuana divisa in dosi.

Nonostante l’arresto, l’attività illecita continuava, grazie all’utilizzo di facebook. I carabinieri hanno infatti trovato in casa Leo che chattava con Tafuri, questi aveva scritto: Quando usciamo quello deve camminare con noi”. Si preparavano a riorganizzarsi una volta finita la detenzione.

Durante le comunicazioni, e la richiesta di droga al telefono e sul social network veniva usato un linguaggio criptato, la cocaina veniva chiamata bamba”, per fissare un appuntamento si utilizzava la frase “Andiamo a prendere un caffè”. Mentre per la droga di buona qualità questa veniva indicata con Ds+.

I “ragazzini” avevano creato un giro d’affari che oscillava da 30 a 50mila euro al mese. Il denaro veniva versato in carte pre pagate post pay così da non essere mai beccati con i soldi in tasca. Lo spaccio avveniva in diversi luoghi pubblici della città di Francavilla Fontana davanti a bar, ristoranti, centri scommesse, chiese ed anche la villa comunale. Luoghi fissi, in cui c’era l’acquirente che attendeva e il pusher che con l’auto, come un autobus, percorreva un percorso sempre uguale con diverse fermate, per vendere la “bamba” o altro. Tra gli acquirenti anche dei minorenni.

Gli arresti sono stati eseguiti questa mattina, disposti dal gip Paola Liaci su richiesta del pm Raffaele Casto.

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Lucia Portolano

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