Cannalire-Consales: scontro anche su Grimaldi

BRINDISI- Grimaldi si, Grimaldi no. Ogni tanto da queste parti torna alla ribalta la presenza di una delle più grandi compagni navali europee nel porto di Brindisi.  E  le Istituzioni  litigano. L’argomento oggi riguarda il particolare interesse che Grimaldi ha mostrato al porto di Bari. Il consigliere comunale  Francesco Cannalire stuzzica il sindaco e gli altri. E Consales risponde dopo pochi minuti.

“Ancora una volta rischiamo seriamente di perdere un’occasione unica di sviluppo per il nostro porto e di riflesso per tutto il territorio. Negli scorsi giorni, infatti, la testata nazionale di settore “Il Nautilus” ha riportato una nota del Gruppo Grimaldi che annunciava di aver intrapreso una politica di espansione e potenziamento delle proprie autostrade del mare nel Mar Adriatico, includendo nel progetto solo il porto di Bari in Puglia”. Il consigliere comunale Francesco Cannalire lancia l’allarme e sollecita le istituzioni locali ad intervenire.
“Alla luce di quanto dichiarato dalla società armatoriale- spiega il consigliere comunale-  diviene quindi improcrastinabile riaprire, nel breve periodo, il confronto con il Gruppo Grimaldi, in modo tale da verificare se permangono le condizioni e il loro interesse per l’investimento nel Porto di Brindisi.
È pacifico il fatto che le Istituzioni locali hanno il dovere morale di dare delle risposte chiare e in tempi certi, evitando così inutili attese e aspettative, consentendo, nella massima serenità, ogni opportuna valutazione agli stakeholders.
Sarebbe un segnale di serietà istituzionale a cui nessuno può e deve derogare.”

Il sindaco accoglie la sollecitazione di Cannalire ma fa le sue precisazioni. Linea che ha portato avanti sin da quando c’era il presidente Haralambides. “Condivido l’esigenza di non tergiversare e non a caso sostengo pienamente l’iniziativa del commissario dell’Autorità Portuale Mario Valente di riprendere i contatti con la prestigiosa compagnia armatoriale italiana- afferma Consales- Ciò che deve essere chiaro, però, è che il porto di Brindisi non può essere ceduto ad uso esclusivo della stessa Grimaldi per effetto di una concessione che, se formulata così come proposta dall’ex presidente Haralambides, avrebbe costituito un vincolo inaccettabile per il nostro scalo. È assolutamente necessario, pertanto, che cominci realmente una fase di confronto con Grimaldi (anche in questo caso alla luce del sole, mentre non è dato sapere dove e come si sarebbero svolti i contatti con lo stesso Haralambides…) per conciliare le esigenze di tutti gli operatori portuali con quelle del gruppo armatoriale.”

Consales si oppone a quello che  potrebbe essere un monopolio di Grimaldi. “Si può ipotizzare il rilascio di una concessione a Grimaldi- conclude- a patto che non riguardi tutte le banchine di Punta delle Terrare. Tale concessione potrà essere ampliata nei prossimi anni grazie alla auspicabile realizzazione di nuovi punti di approdo. Una ipotesi che, a dire il vero, ha raccolto più di qualche consenso. Su queste basi, pertanto, si può avviare immediatamente il confronto con Grimaldi e quindi aspettiamo che il comandante Valente ci comunichi gli esiti dei suoi contatti. A scanso di inutili e dannose polemiche va detto che il mancato rilascio della concessione non crea alcun ostacolo alla crescita del traffico portuale generato a Brindisi da Grimaldi a cui nessuno si sognerebbe mai di negare un ormeggio. E l’avvio di un nuovo collegamento dal porto di Bari va letto come una precisa volontà di Grimaldi di sfruttare al meglio le potenzialità del corridoio Adriatico , senza per questo ridurre la sua presenza a Brindisi. A Bari, del resto, nessuno mai (come conferma il commissario Franco Mariani) si sognerebbe di rilasciare una concessione e quindi chi decide di utilizzare le banchine deve pagare le tariffe previste, senza sconti o trattamenti di riguardo. Esattamente ciò che farà Grimaldi”.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*