Lotta contro il caporalato, controlli su mezzi e nei campi

BRINDISI- caporalato 2Bisognava morire sui campi per ripartire con un’azione di controllo nel mondo del caporalato. Che in questa provincia esiste eccome, nonostante per anni le stesse associazioni di categoria ne avessero negato l’esistenza. In passato tante le denunce giornalistiche con storie raccontate da Villa Castelli, Francavilla Fontana, dall’entroterra dove la gente si campa ancora di “terra”.  Quando partono è ancora buio. È notte. Le portano sui campi delle fragole nel materano, ma non solo.  Restano anche da queste parti. Donne, madri di famiglia alle quali oggi si aggiunge nuova manovalanza. Quella degli immigrati pagati 5euro al giorno, o anche meno, a secondo dei raccolti.

Il Comando Provinciale  dei Carabinieri di Brindisi con l’ausilio del Nucleo Ispettorato del Lavoro ha intensificato i controlli nella provincia per contrastare lo sfruttamento della manodopera lavorativa, con metodi illegali.

“Il “caporale” – si legge nella nota dei carabinieri-è il soggetto che, solitamente nelle primissime ore del giorno, adesca manodopera giornaliera, di solito non specializzata, per farla lavorare abusivamente ed illegalmente in diversi settori, i più diffusi riguardano il lavoro nell’agricoltura (lavoro nei campi) e in cantieri edili abusivi. Gli orari di lavoro e la paga variano a seconda del tipo di raccolta, con impieghi massacranti e sottosalario.”

Nell’ambito dell’attività di controllo all’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, dal 20 al 25 agosto scorsi, sono stati svolti 32 servizi con l’impiego di 90 militari, durante i quali sono stati controllati 40 mezzi e identificate581 persone, alcune direttamente nei campi altre durante l’itinerario con destinazione nelle province di Taranto, Bari e Matera.

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