BRINDISI- Il Comune di Brindisi perde una grossa opportunità, non è tra i destinatari dei finanziamenti per l’edilizia scolastica. Alcuni Comuni della provincia di Brindisi sono stati destinatari, dopo aver presentato progetti degni di attenzione, di risorse pari a 5.850.699,72 euro. Nel dettaglio un milione di euro, sono andati a Mesagne, Villa Castelli, San Michele Salentino, Torre Santa Susanna e San Vito dei Normanni, a Sandonaci invece 966.362,49 euro, a Cisternino 744.444 euro, a San Pancrazio Salentino 475.000 euro, a Erchie 664.893,23 euro e a Francavilla fontana 658.416 euro, e Ostuni 950.000 euro. Rimaste fuori dall’ Accordo di Programma Quadro Settore Istruzione ‐ Intervento Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi Delibere CIPE n. 79/2012 e n. 92/2012. le scuole di Brindisi. La denuncia viene dall’Adoc provinciale: “Una mancanza- scrive l’associazione dei consumatori- che ha ripercussioni non solo sullo stato dell’edilizia scolastica ma anche sulla qualità dei servizi scolastici offerti ai cittadini e, aspetto non di poco conto, sull’occupazione nel settore edile. Richiamiamo, dunque, chi di competenza ad una maggiore attenzione sui temi della scuola nella speranza di non dover più commentare mancate opportunità.”
Intanto dopo oltre venti anni dall’emanazione della Legge n.23 del 1996 è stata presentata, dal Ministero dell’istruzione, l’anagrafe dell’edilizia scolastica. Uno strumento aggiornato sullo stato del patrimonio edilizio scolastico propedeutico ai fini degli interventi da effettuare per il miglioramento delle strutture, sia dal punto di vista funzionale che della sicurezza e del risparmio energetico.
“Da una disamina delle schede relative agli edifici scolastici presenti nel Comune capoluogo- aggiunge l’Adoc- non pochi quelli bisognevoli di interventi dall’impiantistica, alle strutture interne ed esterne e sugli infissi solo per fare qualche esempio. Dati che trovano riscontro nelle cronache locali e nelle problematiche con cui sono costretti a confrontarsi le famiglie, gli studenti e gli stessi operatori del settore ad ogni inizio di anno scolastico. Un settore che deve fare i conti con i ritardi accumulati negli anni, con l’assenza di una programmazione in linea con i nuovi modelli organizzativi della scuola, con lungaggini burocratiche oltre che con la carenza di risorse. Scuole chiuse ( Marinaio d’Italia), interventi di efficientamento energetico annunciati e mai realizzati ( Cervellati), impianti di riscaldamento vecchi ed obsoleti alimentati a gasolio, spazi esterni, destinati ad attività ludiche, resi inaccessibili. “
Problemi e disagi che lo scorso anno per diversi mesi hanno caratterizzato le giornate scolastiche di molti alunni, tra scuole chiuse per caduta calcinacci, problemi ai riscaldamenti ed altri disservizi.
BrindisiOggi
Lo continuiamo a ripetere, questa amministrazione non funziona, è incapace. Noi crediamo nella democrazia e la nostra educazione ci impedisce qualsiasi azione per ribaltare lo stato di fatto. Lo “scontento” è comune in ogni luogo. Certo “loro” non hanno la dignità di dimettersi nè il sindaco è in grado di sostituire gli elementi inconcludenti. Di certo gli assessori non li abbiamo scelti noi; ecco perchè ovunque, nonostante tutto, sentiamo ancora chi rimpiange un vecchio Sindaco. C’è da ammettere però che almeno hanno il buon gusto di non farsi vedere in giro.
Fa parte dell’incapacità progettuale delle “menti” che amministrano la nostra amata città. Non conoscono il significato delle parole progettualità e programmazione. Anche progetti partiti dalla programmazione di precedenti consigliature vengono realizzate con pressapochismo, ritardi e sguazzando nelle continue emergenze che loro stessi creano.