CATANZARO-Non è arrivato oggi il verdetto riguardante il Brindisi nel processo calcio scommesse. L’udienza sarebbe dovuto iniziare alle 15:00 ma ha avuto prima uno slittamento di un’ora a causa di alcuni ‘dibattiti’ riguardanti il Teramo, e soltanto successivamente si è deciso di rimandare a domani le richieste di Palazzi e i verdetti della corte ‘solamente’ entro il 17. Per il Brindisi le accuse rimangono sempre le gare col San Severo (terminata 2-1) e quella esterna col Pomigliano (terminata invece 0-4), anche se, per quest’ultima partita, pare che le prove non siano sufficienti per portare avanti un’accusa ‘compromettente’.
Le indiscrezioni continuano a far pensare che si deciderà di usare il pugno duro per le società interessate, ma è impossibile saperlo con certezza prima che il giudice si pronunci. Nella giornata di domani sono attese quindi le richieste del procuratore. A breve ulteriori aggiornamenti.
Il figlio di Antonio Flora, Giorgio (ex vicepresidente della società) imputato nella vicenda ha deciso di presenziare all’udienza, nella speranza che il procuratore federale ‘aiuti’ i biancoazzurri alleggerendo il carico della sentenza, così come avvenuto con Pulvirenti (che dovrà scontare ‘solo’ 5 anni di inibizione dal mondo del calcio invece della radiazione). Ma bisognerà ancora attendere.
La possibilità di rimanere in Serie D per il Brindisi è comunque molto bassa e l’ipotesi di una retrocessione in Eccellenza continua ad essere un incubo (destinato, quasi certamente, a diventare realtà): la promessa di attuare pene severissime non fa ben sperare i biancoazzurri, anche se l’azienda Meleam S.P.A. (che il 17 agosto avrà l’incontro col sindaco a Palazzo Nervegna per parlare dell’acquisizione del sodalizio di Via Benedetto Brin) ha dichiarato di non avere problemi a ripartire da un campionato regionale proprio grazie alla presenza di un progetto serio, mirato alla rinascita del calcio brindisino.
Nelle prossime ore aggiornamenti
Antonio Solazzo
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