I collaboratori del Città di Brindisi: “Noi lontani da Flora, stiamo solo lavorando in silenzio”

BRINDISI- “Stiamo lavorando per provare a dare un futuro al calcio nella nostra città”. Dopo settimane di silenzio finalmente il Brindisi ha deciso di parlare e spiegare alla città come ora è la situazione del sodalizio biancoazzurro: attraverso un comunicato stampa della società, tutti i membri hanno preso le distanze dalla famiglia Flora, colpevole di aver gettato fango sul nome della città e colpevole soprattutto di aver macchiato questo titolo sportivo. È possibile infatti che ci sia collaboratori della S.S.D. Città di Brindisi che si costituiscano parte civile nel processo ‘Dirty Soccer’ che vedrà la sentenza il 12 agosto, e che mette a serio rischio tutti i piani del Brindisi.

“In queste settimane- affermano i collaboratori del Brindisi- mentre continuiamo a lavorare, a muoverci per prepararci a disputare il prossimo campionato, stiamo sentendo circolare voci infondate, anzi più che infondate, diremmo fantasiose sul nostro gruppo. Ci hanno definito “floriani” perché abbiamo lavorato con Flora, ma molti di noi sono anni che lavorano all’interno della società biancazzurra con le diverse gestioni che si sono succedute e forse qualcuno questo lo ha dimenticato”.

L’attuale società ha dato la più completa disponibilità ad ogni tipo di imprenditore del posto interessato a sposare questo progetto, presentando però le basi per un futuro solido e che preveda la rinascita del calcio brindisino: su questo fronte infatti, pare che ci siano accenni di accordi di sponsorizzazione e addirittura sembra ci siano cordate locali pronte a diventare parte di questo nuovo Brindisi che verrà, o addirittura, pronte a rilevare completamente le quote societarie. Ovviamente i nomi rimangono top secret per non gettare fumo negli occhi all’intera città prima di concludere questi accordi, ma finalmente la situazione inizia a delinearsi, e tutto appare più chiaro. “Qualora qualcuno fosse interessato a rilevare le quote societarie- aggiungono- presentando a noi e alla città un progetto serio per la rinascita del calcio biancazzurro, noi saremo ben lieti di portare a compimento questa trattativa e, se ci fosse richiesto, anche a farci da parte per il bene del Brindisi di cui stiamo cercando di salvare il titolo con immenso sacrificio, e non solo nostro. Ora chiediamo ancora un po’ di pazienza. Il nostro silenzio non è riveniente da arroganza o da presunzione ma solo da cautela”

L’unica cosa da fare ora è presentarsi nel migliore dei modi alla sentenza, per poi preparare il campionato da disputare. Che sia Serie D o Eccellenza, il Brindisi ripartirà, con i brindisini al comando. Le intenzioni ci sono, ora la città intera attende concretezza perchè la gente non merita di continuare ad essere presa in giro.

Antonio Solazzo

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