Rollo:”L’Asi sta cambiando il modello di sviluppo della città di Brindisi, vi spiego come”

INTERVISTA- L’Asi, nasce come ente di sviluppo per le aree industriali tramite la Cassa del Mezzogiorno. Negli ultimi 20 anni il consorzio è stato guidato da un commissario nominato dalla Regione, solo nel 2011 è stato eletto un presidente. Per l’Asi di Brindisi  il presidente è Marcello Rollo.

In questa intervista Rollo racconta come è cambiato il volto dell’area industriale ma soprattutto il rapporto con le aziende.

“Il consorzio Asi rappresenta una grande opportunità per le aree industriali. Negli ultimi 20 anni il commissario ha svolto solo ordinaria amministrazione, con la mia nomina si è ricominciati a guardare allo sviluppo delle aree di Brindisi, Ostuni, Francavilla Fontana e Fasano”.

“Presidente quale è stato il primo passo per intraprendere questo cammino di sviluppo?”

“Il lavoro è partito dal dialogo con le aziende, un dialogo interrotto per tanti anni. Ho chiesto di manifestarmi le loro  esigenze , l’ho chiesto alle grandi aziende ma mi sono rivolto soprattutto alle  piccole imprese che oggi  faticano maggiormente.

Con loro stiamo affrontando il problema delle bonifiche e l’incremento delle infrastrutture.  Le stiamo aiutando ad internazionalizzarsi. Stiamo creando  un incubatore per aiutarle ad avviare nuove attività . Ma anche dotarle di quegli strumenti per pagare meno l’ energia, i terreni, ed avere autorizzazioni con tempi brevi e certi.

Spero di completare tutto questo lavoro entro la fine del mio mandato”.

“Cosa è cambiato per queste imprese da quando è stato nominato un presidente dell’Asi?”

“Intanto hanno ricominciato ad avere un interlocutore. Con le grandi aziende stiamo intervenendo per aiutarle negli investimenti, come la General Elettric,  investimenti che consentiranno  di dare maggiore input allo sviluppo e all’ occupazione. Lo stesso per Gindial, stiamo risolvendo alcune problematiche strutturali. Altre piccole aziende  vogliono raddoppiare i capannoni. Le stiamo aiutando ad avere le autorizzazioni in tempi brevi. Tutto questo ci da la speranza che questo Ente sia diventato un punto di riferimento. Escluso quel ventennio, l’Asi  sta dando sviluppo,  lavorando in sinergia anche con le altre istituzioni”.

“Le aziende oggi per migliorare e dare input al loro sviluppo hanno bisogno delle infrastrutture, cosa sta facendo Asi in questo senso?”

“L’Asi si sta muovendo molto in questa direzione . Il progetto più importante è quello di collegare il porto al sistema industriale. Abbiamo partecipato alla nuova legge sulle autorità portuali. Sono stato nominato responsabile di tutti i consorzi che hanno affaccio sul mare e sulla retroportualità. Ho dialogato con l’ex ministro Lupi ed ora sto dialogando con l’attuale ministro Del Rio. Tutte le nostre richieste sono state prese in considerazione.

Le nuove autorità portuali avranno l’obbligo di essere funzionali alla retroportualità ,  sino ad ora erano un soggetto quasi autonomo che non guardava affatto  allo sviluppo dell’area industriale. Ora cambierà tutto.

Così ci siamo già raccordati con tutti gli enti . Stiamo partendo dal razionalizzare il nuovo  raccordo ferroviario che prima dal porto arrivava sino alla stazione di  Tuturano.

Ho ascoltato in primis le aziende che utilizzano il raccordo ferroviario, per loro non va bene la stazione di Tuturano  perché si allungano tempi e le operazioni di trasporto costano di più.

Noi invece abbiamo pensato di eliminare innanzitutto il passaggio attraverso la città  e evitare di andare a Tuturano, ed accorciare così il tragitto si accorcia di 10 km . Per far questo ci siamo inventati il baffo, un  collegamento che  fa una curva e si immette direttamente sul binario nazionale.  Attualmente i lavori sono in corso”.

“ Si dice che accanto al raccordo ferroviario ci sia anche il progetto di una piattaforma logistica retroportuale”

“ Si , l’idea è nata proprio dal progetto per il raccordo ferroviario. La piattaforma logistica retroportuale  è indispensabile per quelle le merci che devono rimanere per essere assemblate. La piattaforma può accoglierle, qui poi  saranno manipolate .

Questo importante progetto ha incassato il parere favorevole di tutti gli enti che hanno partecipato con atti deliberati, atti deliberativi  che rientrano nei loro piani.

Il Comune ha fatto un atto di giunta che rientra nel piano regolatore idem per la Provincia. Così la  Camera di Commercio, l’Autorità Portuale e persino  la Regione che l’ha inserito  nel piano dei trasporti .

Il Ministero lo  ha condiviso  come progetto strategico nazionale della logistica , un progetto oramai in fase esecutiva.

La piattaforma logistica retroportuale  ha avuto anche il parere favorevole della  Commissione lavori pubblici.

Ora aspettiamo la  programmazione 2014 2020 per un finanziamento da 70milioni di euro che ci consentirà di cambiare Brindisi e dare un nuovo modello di sviluppo”.

BrindisiOggi

 

1 Commento

  1. Non sapevo che un ex-politico trombato potesse essere il “Deus ex machina”, il miracoloso risolutore delle problematiche afferenti l’area industriale e dintorni.Piattaforme, retroportualità,progetti strategici nazionali, problematiche strutturali , bla,bla, etc. etc…..Avevamo una grande genialità progettuale nella nostra sciagurata città, e non ce ne eravamo accorti. Purtroppo non riesco ad intravedere, benché scruti l’orizzonte, alcuna impresa, alcun imprenditore, gruppo industriale o consorzio o dir qualsivoglia smanioso, impaziente, arrapato di venire nella grande “piattaforma logistica” brindisina e , dopo aver creato alcune migliaia di posti di lavoro, mettere su traffici e commerci da capogiro.Disquisire della Fantasyland credo sia diritto di chiunque: siamo in democrazia. Il lato triste della vicenda è che vi sono alcuni che, leggendo l’articolo, ci credono. E magari, poveretti, ci sperano…..

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