INTERVENTO/ Il fervore prodotto dall’aumento della IUC (Imposta Unica Comunale) ed in particolare dalla tassa sui rifiuti (TARI), merita brevi considerazioni sia di tipo amministrativo che impiantistico.
Appare strano che il “Piano Finanziario TARI 2015” sia stato elaborato dalla stessa “Ecologica Pugliese Srl” che effettua il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e che non sia stato fatto, invece, dallo stesso Settore finanziario tributario del Comune di Brindisi, tenutario della contabilità attiva e passiva; fra l’altro, gli schemi di “Piano Finanziario” e di “Regolamento TARI” sono facilmente reperibili sul sito ministeriale.
Il “Piano” riporta una serie di obiettivi ma, nella sostanza, come fa un privato, l’attuale gestore del servizio, a definire gli obiettivi del Comune di Brindisi, fra l’altro incentrati solo ed esclusivamente sulla raccolta differenziata? La domanda si ritiene compatibile proprio in virtù delle raccolte differenziate.
Il “Piano Finanziario TARI 2015” elaborato per Brindisi dalla “Ecologica Pugliese Srl”, in riferi-mento alla normativa vigente riporta due aspetti di interesse per la valutazione dei costi di gestione:
- La qualità del servizio che si intende fornire alla comunità;
- L’obbligo di assicurare l’integrale copertura dei costi di gestione.
Tralascio il primo punto in quanto credo che sia opinione comune che il servizio che si è inteso fornire alla città non è confacente con le aspettative dei Cittadini.
Non sta a me valutare gli aspetti contrattuali della faccenda ma, oggettivamente, il mancato raggiungimento della buona qualità del servizio potrebbe essere motivo di rescissione; è meritorio, comunque, che l’OGA a presidenza del Sindaco di Brindisi, abbia attivato la procedura per l’affida-mento decennale del servizio e quindi si possano realmente programmare gli aspetti gestionali ed impiantistici, traguardando in un arco di tempo adeguato.
In merito al secondo punto, relativo ad assicurare la copertura dei costi di gestione, si scopre l’acqua calda in quanto le norme a tal uopo vigenti sono datate 1999; resta il fatto che i “costi di gestione” derivano da tutta una serie di parametri che non sono solo negativi ma che costituiscono reddito e quindi vanno sottratti dalla spesa globale.
Il riferimento alla detrazione dai costi di gestione è relativo a 2 aspetti in particolare, quali: gli introiti rivenienti dalla produzione di energia da biogas dalla discarica di Autigno e il contributo CONAI (Consorzio nazionale Imballaggi).
Per il biogas, a prescindere dal contratto capestro per il Comune ha fatto nel 2007 con la società di gestione, nel “Piano Finanziario TARI 2015”, non vi è alcun esplicito riferimento; tale importo, nella quota comunale, va detratto dalla spesa globale di gestione!
Sul contributo CONAI, per le raccolte differenziate, non vi è alcun riferimento! Che fine fa ?
Va alla società di gestione del servizio delle raccolte differenziate? Nel qual caso che beneficio ha il Cittadino ad effettuare diligentemente la selezione dei rifiuti?
Va alla “piattaforma di conferimento” privata alla quale il gestore (Ecologica Pugliese) porta le raccolte differenziate? Anche nel qual caso che beneficio ha il Cittadino ad effettuare diligentemente la selezione dei rifiuti?
Va al Comune di Brindisi, in quanto produttore del rifiuto? Magari fosse, in quanto va detratto dal costo totale di gestione del servizio! Purtroppo di tale contributo non vi è uno specifico riferimento nel “Piano Tari 2015”. Si pensi che il CONAI paga € 188,00/ tonn, per la plastica, € 45,00/ tonn per l’alluminio, € 4,00/tonn per la carta, € 20,80/tonn. per il vetro, ecc.; a quanto corrisponde il contributo CONAI totale, da detrarre dalla “parte variabile” della TASI?
Concordo pienamente con il Presidente dell’ARO BR/1 W, Sindaco di S. Pancrazio, nel momento in cui afferma che vi è un problema impiantistico da risolvere nell’ambito provinciale e che va sviluppata, in tempi stretti ed almeno per ora, la realizzazione e/o il revamping dei 2/3 impianti dedicati all’umido.
La logica della raccolta differenziata è cambiata e, ad avviso dello scrivente, va perseguita solo ed esclusivamente ed in modo quasi maniacale, la raccolta della componente “umido/organica” da trattare in appositi impianti.
Per il rifiuto indifferenziato, privo della componente organica, esistono tutti le tecniche e gli strumenti per far si che il CSS prodotto (dopo il revamping) dall’impianto di Brindisi possa essere ulteriormente trattato, recuperando tutte le componenti cellulosiche e plastiche presenti.
Questo è il futuro che può condurre, programmando in maniera oculata ed in tempi stretti la struttura impiantistica esistente e da realizzare, un reale beneficio rilevabile dalla riduzione della TARI.
L’OGA e le ARO hanno personale tecnico e politico qualificato al punto da recepire la proiezione futura che, in maniera semplice, ho riportato e che esclude ogni combustione delle materie organiche di sintesi (plastiche).
L’obiettivo primario è, per chi come me è al di fuori della politica, la riduzione del carico fiscale della TARI che può avvenire con maggiore attenzione dell’apparato finanziario del comune di Brindisi e con una seria ed immediata programmazione dell’impiantistica dedicata.
prof. dott. Francesco Magno
Che sfiga. I bene informati e gli attenti propugnatori del bene pubblico stanno sempre dall’altra parte della barricata!