Torre Guaceto nelle mani della politica, licenziati perchè “vicini al consigliere di amministrazione di opposizione”

BRINDISI- Rimandati a casa dopo un mese perché “vicini al consigliere di amministrazione che non  fa più parte di quelli che governano”. Cosimo Santacroce va su tutte le furie ed è pronto a denunciare il fatto agli organi competenti. Consorzio di Torre Guaceto nel mirino. Cambiano le amministrazione a Carovigno e la riserva naturale ci va sempre di mezzo. Fonte di posti di lavoro e incarichi.

Il consigliere di amministrazione Cosimo Santacroce non ci  sta alle dichiarazioni che avrebbe rilasciato il direttore del Consorzio Alessandro Ciccolella ad alcuni dei sei dipendenti ai quali non è stato rinnovato il contratto. Sei ragazzi il 31 luglio, dopo un mese di lavoro, sono stati rimandati a casa. Si tratta di contratti mensili fatti attraverso agenzia interinale. Il contratto è scaduto il 21 luglio scorso, poi una proroga di 10 giorni, il tempo di sistemare le pratica alla nuova agenzia interinale, così era stato detto dall’amministrazione di Torre Guaceto. Ma allo scadere della proroga in sei non sono stati più richiamati. Loro avevano già lavorato nella stagione estiva dello scorso anno, svolgevano alcuni servizi al lido e alla cassa del parcheggio. “La spiegazione alla loro non riconferma- afferma Cosimo Santacroce-   l’ha data il direttore direttamente ai malcapitati, che ha riferito che non sono stati rinnovati per   la loro “vicinanza” al consigliere di amministrazione Santacroce, non più in sintonia con il  modus operandi dello stesso Ciccolella e del presidente Vincenzo Epifani.”

Ma Santacroce replica: “Non sono vicino a me, non sono miei parenti, è chiaro che  li conosco perchè abitiamo in un piccolo paese. Lo scorso anno hanno lavorato per il Consorzio, uno di loro era l’unico che sapeva l’inglese e il francese, ed erano produttivi. Ora  dopo un mese sono stati mandati a casa e saranno sostituiti, questi ragazzi avevano fatto affidato sulla stagione estiva”

Il consigliere che resterà in carica sino al 2017 sollecita l’intervento del sindaco di Carovigno Brandi, coalizione ormai lontana da lui. Santacroce è esponente di Ncd. “Invito il sindaco ad attivarsi per la immediata revoca di tale infame determinazione- scrive il componente del consiglio di amministrazione- e restituire così dignità e serenità ai dipendenti licenziati ed alle loro famiglie. Perché dei ragazzi non possono pagare una campagna elettorale. Denuncerò il fatto agli organi competenti. Voglio solo ricordare che la precedente amministrazione Mele lo scorso anno fece una gara con evidenza pubblica per i servizi”.

Lucia Portolano

 

 

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