Centrale di Cerano: il carbonile coperto pronto tra due mesi, intanto prove tecniche

BRINDISI- Il carbonile coperto della centrale Enel Federico II di Cerano sarà pronto per entrare in funzione a fine settembre.

I lavori sono in fase di completamento ed in questi giorni si sta procedendo con una serie di prove tecniche sulla prima delle due cupole.

Il combustibile fossile finalmente sarà trasportato dalle navi giunte nel porto di Costa Morena all’interno del carbonile coperto attraverso un percorso totalmente chiuso.

Il carbonile quindi sarà composto da due cupole dette ‘dome’ il cui scopo, così come chiedeva il territorio, è quello di garantire in grado di garantire la sostenibilità ambientale dell’impianto brindisino.

L’opera è interamente automatizzata ed è stata realizzata in adiacenza e sostituzione dell’attuale parco di stoccaggio che verrà pertanto dismesso grazie alle nuove installazioni. Entro la fine di settembre il carbone sarà per sempre isolato all’interno del nuovo carbonile coperto.

Ogni dome ha un diametro di 150 metri e altezza di circa 45 metri per una capacità di stoccaggio di circa 180.000 tonnellate di combustibile. È dotato di macchine ad alto grado di automatizzazione per la messa a parco e ripresa del carbone. Per consentire una logistica del carbone totalmente coperta sono stati installati anche nuovi nastri e torri dello stesso tipo di quelli già esistenti presso la ‘Federico II’ per collegare l’attuale sistema carbone ai nuovi carbonili. La copertura realizzata con dome, adottando soluzioni tecniche d’avanguardia sia in termini di capacità di stoccaggio che in termini ingegneristici: la copertura dei dome non è in alluminio ma è stata realizzata utilizzando una struttura geodetica in legno lamellare del tutto innovativa per dimensioni e soluzioni adottate, porta la centrale ‘Federico II’ a standard ambientali internazionali molto elevati.

Nei lavori di costruzione e di ammodernamento sono stati impiegati più di 300 lavoratori, che si aggiungono ai mille con cui opera a regime l’impianto, e sono state coinvolte l’imprenditoria e la manodopera per lo più del territorio.

 Il carbonile coperto rientra in un programma di investimenti ambientali realizzati da Enel con un impegno di risorse di circa 500 milioni di euro. Al carbonile va aggiunto infatti l’ammodernamento delle strutture sulla banchina di Costa Morena, i lavori sulla logistica del trasporto carbone e  l’impianto di cattura della CO2.

BrindisiOggi

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