MESAGNE – Extracomunitari chiedono elemosina nel parcheggio del centro commerciale, blitz della polizia.
Gli agenti del commissariato di polizia di Mesagne, in seguito a diverse segnalazioni sulla presenza di alcuni extracomunitari nell’area parcheggio del centro commerciale Auchan, sono intervenuti ieri sul posto con un controllo a sorpresa.
Secondo le segnalazioni giunte in commissariato, alcuni cittadini si sarebbero sentiti minacciati da determinati comportamenti di alcuni di questi cittadini extracomunitari che spendono parte delle loro giornate chiedendo qualche spicciolo a chi lascia la propria vettura nel parcheggio e si reca a fare la spesa o un po’ di shopping nella galleria.
Molti dei presenti si sono dati alla fuga. Tra i fermati, c’è un 26enne nigeriano che ha prima consegnato il proprio documento di identità ai poliziotti, ha poi tentato di ingaggiare una colluttazione con alcuni agenti per poi darsi alla fuga per le campagne limitrofe. Per l’uomo, comunque, è scattata la denuncia per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Un altro connazionale con il permesso di soggiorno in regola è stato identificato negli uffici del commissariato a Mesagne.
È da tempo che si registra la presenza di alcuni extracomunitari nell’area esterna del centro commerciale: spesso la polizia interviene sul posto, con controlli periodici e su segnalazione. Sono molti i cittadini che, difronte alla richiesta talvolta più insistente di qualche moneta si sentono attaccati dai migranti, che provano a guadagnarsi qualche spicciolo riportando a posto i carrelli degli utenti del centro commerciale dopo che hanno fatto compere. Spesso, si tratta di persone che vivono nei centri di accoglienza tra Brindisi e Carovigno o di Restinco, e che raggiungono Mesagne in bici o sui mezzi pubblici. Il sospetto che può nascere è che quelli che chiedono qualche moneta siano vittime a loro volta di connazionali che li conducono sul posto e che, alla vista della polizia, siano pronti a portarli via con loro a bordo di piccoli autobus o ad avvisarli dell’imminente pericolo.
Agnese Poci
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