BRINDISI- Rischiano di chiudere gli asili comunali, mancano le risorse e l’amministrazione cerca persino di appaltarli.
L’inizio dell’anno scolastico è ancora lontano, ma il dubbio che alcuni servizi normalmente offerti dal comune non vengano garantiti si fa sempre più pressante. Tutto questo per la mancanza di fondi e per lo sforamento del patto di stabilità.
Lo fa notare la CGIL che scrive una lettera a sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, avanzando una proposta in merito.
“Nella riforma del sistema di istruzione e formazione, viene dichiarato che gli asili nido e le scuole dell’infanzia non sono più da considerarsi servizi a domanda individuale e che il governo ha delega a promuovere la creazione di un sistema integrato di educazione ed istruzione da 0/6 anni”.
Così la CGIL chiede al sindaco di non esternalizzare il servizio, di salvaguardare strutture come quelle del rione Paradiso e Santa Chiara, magari prevedendo una gestione mista.
“Si tratta di mantenere il personale presente con il coordinamento pedagogico a due figure professionali già esistenti e l’organizzazione di una gestione mista del personale con affidamento a terzi – dicono- solo per quelle unità di educatrici mancanti e per quelle ore necessarie per il funzionamento del servizio anche per le ore pomeridiane da implementare”.
Così la gestione mista potrebbe essere una soluzione , ed in attesa del decreto attuativo sui servizi all’infanzia che definirà le modalità di finanziamento, potrebbero essere utilizzati per il prossimo anno i fondi PAC.
BrindisiOggi
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