Muro Tenente, dalla Regione Puglia in arrivo finanziamento da 500mila euro

MESAGNE – Muro Tenente, dalla Regione Puglia in arrivo finanziamento da 500mila euro.

Ora c’è l’ufficialità: il parco archeologico di Muro Tenente, che ricade nei territori a cavallo tra Mesagne e Latiano, è stato ammesso ad un finanziamento da 500mila euro.

Il parco archeologico rientra nei 14 siti archeologici su cui la Regione Puglia vuole investire.

Una buona notizia per la città e per chi ha sempre investito le proprie forze per far riconoscere il valore storico e il potenziale turistico di un pezzo della storia messapica che è parte integrante delle testimonianze del passato della città.

“Abbiamo sempre creduto nelle potenzialità di Muro Tenente – ha scritto il presidente di Terre di Mesagne Mimmo Stella, in un lungo post su Facebook – e nello straordinario impegno del Professor Gert-Jan Burgers e del suo braccio operativo e pensante, Christian Napolitano che non hanno mai gettato la spugna, nemmeno quando su Muro, era calata la notte fonda e l’indifferenza delle istituzioni.”

muro tenente protocollo“Per noi, accedere ad un bando era fondamentale – ha dichiarato Christian Napolitano, dottorando della Libera Università di Amsterdam e coordinatore della gestione del parco – Per questo, tempo fa con il Professor Gert Burgers abbiamo cominciato ad accantonare dei fondi di gestione di Muro Tenente provenienti dal comune di Latiano, pensando che fosse opportuno cominciare a preparare un progetto per il parco archeologico, facendoci trovare pronti per un’eventuale pubblicazione di bando.”

Il progetto ammesso a finanziamento è stato redatto dall’architetto Baratti di Lecce, una garanzia per il mondo dell’archeologia pugliese, per la sua professionalità ed esperienza.

“Abbiamo condiviso il progetto con Latiano e i suoi cittadini, che ci hanno dato consigli e idee da poter mettere a frutto all’interno del progetto. Dopo la fase partecipativa, anche Mesagne è riuscita ad inserirsi nella fase progettuale, grazie all’allora assessore Gianfrancesco Castrignanò. Così, dall’inverno del 2015 il nostro è un cammino condiviso.”

Il progetto è complesso ma realizzabile. “Abbiamo pensato a creare una zona di rinaturalizzazione vicino alla vecchia palude, che diventerà luogo in cui la fauna migratoria potrà sostare. E poi sentieri, zone d’ombra attraverso la piantumazione di alberi. Ricostruiremo delle capanne japigie come quelle risalenti all’Età del ferro e una casa a corte di età messapica, comemuro tenente1 quelle rinvenute negli scavi.”

Nel progetto si inseriscono anche interventi come gli impianti elettrici, idraulici e di videosorveglianza, così da evitare che chi appicca fuochi come accaduto in passato a ridosso del parco possa pensarci due volte. Ma non solo.

“Il nostro progetto, in origine, prevedeva anche la costruzione di un anfiteatro, perché Muro Tenente diventi un vero luogo di incontro, uno spazio aperto in cui vivere diverse esperienze – ci dice Napolitano – Lo avevamo previsto più ricco di idee ma per un importo di un milione di euro di finanziamento. Non escludiamo che il progetto possa essere ammesso ad una seconda tranche di finanziamenti.”

Un progetto che si completa con un percorso e una pista ciclo-pedonabile, attraverso un riqualificazione della ex sp73 Mesagne – Latiano: la strada ideale per restare immersi nella natura a conoscere le proprie radici storiche.

Agnese Poci

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