Il giorno del sequestro la giunta affida a Multiservizi la gestione del canile, Monetti: “47 nuove cucce”

BRINDISI-monetti “Lo abbiamo sempre detto che il rifugio aveva  problemi strutturali, che il degrado era dovuto alla struttura e alle opere murarie. Per questo proprio qualche giorno fa abbiamo provveduto alla gara per  l’acquisto di 47 nuove cucce.” Questa la dichiarazione dell’assessore all’Ambiente Antonio Monetti dopo il sequestro del canile comunale da parte della compagnia dei carabinieri di Brindisi e i Nas di Taranto  a seguito  del sopralluogo di questa mattina. I militari hanno ravvisato irregolarità nella struttura con alcune opere abusive e senza autorizzazione, ma anche le cattive condizioni igienico sanitarie dei luoghi in cui venivano ospitati gli animali. Si tratta di circa 586 cani rispetto ai 200 che può ospitare la struttura. “Il canile è ora sequestrato-spiega Monetti- per poter mettere le nuove cucce dovremmo attendere il provvedimento dell’autorità giudiziaria. Nello stesso tempo bisogna però precisare che nel verbale i carabinieri scrivono  che “si dà atto che i cani presenti sono in buono stato di nutrizione, e allo stato visivo privi di malattie.”

Proprio oggi in giunta su proposta dell’assessore all’Ambiente è stata approvata la delibera che affida la gestione del canile alla Brindisi Multiservizi, società partecipata del Comune, dopo la richiesta del sindaco Consales di rescindere il contratto all’Ati “Brunda-Terraviva” che dal 2013 si occupava del canile di contrada Santa Lucia. Rescissione richiesta dopo alcune irregolarità evidenziate dal primo cittadino in merito rilevazione dei dati relativi alle acque dell’ impianto di depurazione.

Lucia Portolano

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