BRINDISI –Asl, una commissione e un piano per diminuire la spesa farmaceutica.
Seguendo le direttive nazionali e regionali in materia di razionalizzazione e contenimento della spesa farmaceutica, l’ASL di Brindisi ha costituito la “Commissione di verifica sull’ appropriatezza delle prescrizioni redatte in ambito ospedaliero e di continuità terapeutica ospedale-territorio” e adotterà un “Piano per la razionalizzazione ed il contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera”.
L’intervento di razionalizzazione e contenimento mirerà a migliorare alcuni settori specifici, come la standardizzazione del sistema carichi e scarichi delle farmacie ospedaliere, la riduzione al minimo del prezzo di acquisto dei farmaci (in particolare di quelli ad alto costo), il monitoraggio costante dei consumi di reparto. Obiettivi che potranno essere raggiunti attraverso la costituzione di un eterogeneo e coordinato gruppo di lavoro nel quale la farmacia ospedaliera, l’area gestione patrimonio, il controllo di gestione, i direttori medici delle strutture ospedaliere e i dirigenti medici di reparto, in sinergia, potranno garantire la costante attenzione all’appropriatezza prescrittiva.
Si inizierà riducendo le procedure che prevedono la standardizzazione del sistema di carico e scarico farmaci, il livellamento dei prezzi, l’uso di una scheda di monitoraggio all’interno della cartella clinica per il consumo del farmaco ad elevato costo; successivamente l’attenzione si volgerà a due principali dimensioni del fenomeno: il principio attivo e il consumo previsto per la singola Unità Operativa permanentemente monitorata.
Un intervento così mirato è dettato dalla seconda posizione occupata dalla Regione Puglia nella classifica delle regioni italiane che hanno sforato la spesa complessiva, territoriale e ospedaliera sostenuta rispetto al limite massimo fissato. Peggio della Puglia solo la Sardegna. Il dato viene fuori dall’ultimo rapporto dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), che dimostra anche che i dati riguardanti l’Asl brindisina si discostano molto dai valori medi nazionali per il consumo di alcuni farmaci specifici.
Solo con una politica di controllo delle spese, l’Asl potrà contare su risparmi sensibili.
Agnese Poci
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