INTERVENTO/Egregio Presidente,
Avremmo gradito riportarLe direttamente quanto ci preme ma, conoscendo gli impegni di questo particolare momento, preferiamo rimetterLe questa breve nota, fra l’altro indirizzata anche ai neo consiglieri regionali ed al Sindaco, anche in virtù del fatto che il lavoro di programmazione e gestione politica che sta organizzando, potrà essere di grande aiuto rispetto alle questioni inerenti il porto di Brindisi; l’esperienza e la capacità di un Assessore ai trasporti può essere da guida alla programmazione e gestione della stessa Autorità portuale.
Autorità portuale che con la legge 84/94 , avrebbe dovuto cogliere, e non l’ha mai fatto, le reali e storiche peculiarità del porto di Brindisi, attraverso una programmazione e gestione oculata e proiettata verso quei traguardi che erano pienamente raggiungibili.
Invece e nostro malgrado, le varie presidenze che si sono alternate nell’Autorità portuale di Brindisi non hanno dimostrato alcuna lungimiranza, né particolari “visioni strategiche”, cullandosi su ciò che il porto produceva in termini di introiti (grazie al traffico obbligato energetico/industriale) e magari sviluppando solo megaprogetti irrealizzabili e che hanno dato alla luce risultati negativi senza alcuna giusta considerazione del valore del denaro pubblico.
La carenza e/o la totale assenza di una programmazione adeguata e, quindi, di quella “visione strategica” necessaria ha indotto ad una sostanziale trascuratezza di quei progetti che, pur avendo avuto il supporto del finanziamento pubblico, sono andati persi a causa dei meandri burocratici ed amministrativi; progetti che avrebbero dato una reale svolta agli obiettivi da tutti gli operatori attesi.
Ancor di più l’ultima gestione dell’Autorità, da parte del Presidente Haralambides, ha scontato tutta una serie di intoppi dovuti: ad una parziale conoscenza della normativa nazionale, ad una mancanza di conoscenza della lingua italiana, ad una carenza interpretativa della realtà socio-economica nella quale il porto si insedia, ecc; tutte carenze che, al di là della competenza professionale del Presidente, hanno reso possibile l’attivazione di “ritardi” nella programmazione e, presumibilmente, anche la “gestione occulta” della componente politica e dirigenziale.
A tal proposito è necessario riportarLe che il Prof. Haralambides è alla fine del suo mandato quadriennale e che, sempre secondo la L. 84/94, vede la scadenza, inderogabile, il 23 luglio 2015.
Considerato che manca un mese alla conclusione dell’esperienza del Prof. Haralambides, non vorremmo entrare nel merito di quanto “non fatto”, non programmato e della totale assenza di una “visione strategica” del porto di Brindisi; due soli aspetti ci preme riportarLe:
1. il Prof. Haralambides è costato ai Cittadini, nel quadriennio, poco più di un milione di euro e, constatata la Sua sensibilità ad una retribuzione corretta per i rappresentanti pubblici, tale considerazione non ci sembra secondaria;
2. Riteniamo che la volontà espressa dal Prof. Haralambides di attivare al Gruppo Grimaldi una concessione ventennale del porto di Brindisi, non sia coerente con una program-mazione di ampio respiro e di reali e concreti obiettivi da raggiungere.
Ancor di più questo secondo punto assume aspetti preoccupanti per noi tutti operatori portuali e turistici nel momento in cui, ove la concessione fosse rilasciata, si precluderebbe ogni possibilità di attivare strategie di programmi di sviluppo mirati ad un potenziamento delle nuove collaborazioni con vettori di navi di linea passeggeri e di quelle ro-ro.
Riteniamo che, in questo ultimo mese di presidenza del Prof. Haralambides vadano sospese e/o bloccate tutte le iniziative mirate alla gestione totalitaria del porto da parte del Gruppo Grimaldi e non perché questo gruppo non stia portando benefici ed incrementi di passeggeri (in verità ridotti al nulla nel precedente triennio), oltre la giusta pubblicità che la Grimaldi può dare, ma per evitare che il Suo futuro Assessore ai trasporti ed il prossimo Presidente dell’Autorità siano privati della possibilità di programmare e di attivare quelle “visioni strategiche” di certo mancate per il porto di Brindisi.
E’ a Lei noto, infatti che l’Autorità portuale di Brindisi, nella nuova riforma dei porti nazionali, verrà accorpata (nostro malgrado) a quella di Bari e che l’eventuale concessione ventennale alla Grimaldi priverebbe il futuro presidente di un bene (il porto) non più gestibile sia come programma di sviluppo nel settore dei ro/ro e passeggeri ma anche portuale in generale.
Inoltre, Sig. Presidente Emiliano vi è che nonostante il Prof. Haralmbides dichiari che nel porto vi sono altri accosti per nuove navi di linea ro/ro non sà, nello stesso tempo, che nessuno di questi è idoneo nei servizi vari di carattere generale (Dogana, Polizia, servizi di accoglienza per i passeggeri e di agenzie portuali)
In definitiva ciò che Le chiediamo è un suo necessario ed urgente intervento finalizzato a far si che il Prof. Haralmbides non decida, a pochi giorni della fine del suo mandato, di attivare la concessione ventennale al Gruppo Grimaldi; infatti, una così importante decisione metterebbe una ipoteca sul Porto di Brindisi nel settore delle navi ro/ro passeggeri e precluderebbe al futuro Presidente ( Bari – Brindisi) di programmare e gestire tale settore di mercato garantendo fra l’altro la vivibilità economica di noi tutti operatori portuali e turistici che, ormai ai limiti della sopportabilità dei continui sacrifici fatti a causa di una sostanziale incapacità di gestione del porto, vedono in Lei l’unico spiraglio possibile.
Cordiali saluti.-
Adriano Guadalupi
Presidente Provinciale Fiavet Puglia
(Federazione Italiana agenti di viaggi e tour operator)
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