Terrorismo dal mare, massima allerta per Brindisi e Bari

BRINDISI –Terrorismo dal mare, massima allerta per Brindisi e Bari.

Brindisi e Bari tra i porti considerati a maggior rischio di attacchi via mare. A dirlo è lo stesso Viminale, che rilancia l’allerta già segnalata mesi fa con una nota riservata e che metteva sotto la lente d’ingrandimento i porti italiani maggiormente interessati da probabili attacchi via mare: Ancona e i pugliesi Brindisi e Bari.

D opo l’attentato in Tunisia, che ha visto la località turistica di Sousse sotto attacco da parte dei militanti dell’Isis, si riaccende l’allerta sui porti italiani che si affacciano sul Mar Adriatico: Ancona, Brindisi e Bari sono quelli considerati maggiormente a rischio per il Ministero dell’Interno.

A renderli dei punti di accesso da tenere sotto il massimo controllo è il loro affaccio, che farebbe gola per possibili ingressi in Europa ai terroristi che si muovono nell’area dei Balcani.

Solo ieri (27 giugno) il ministro Alfano aveva dichiarato che non c’è nessun Paese a rischio zero e che l’allerta è stata nuovamente diramata sia alle prefetture sia alle questure perché non si abbassi mai la guardia.

Già da settembre scorso, una nota riservata del Viminale allertava i principali porti italiani perché si rafforzassero i controlli alle dogane per contrastare sul nascere le possibili infiltrazioni, specialmente sui passeggeri da e per Grecia e Albania. Attraverso queste due nazioni, infatti, si svilupperebbero le rotte dei terroristi che vogliano accedere via mare e in tempi contenuti in Europa, sbarcando in Italia.

Per il Viminale, è da tenere sotto controllo non solo il traffico in entrata, ma anche quello in uscita di papabili miliziani dell’Isis che, pur di raggiungere stati come Marocco, Libia o Turchia, possono scegliere porti come Brindisi e Bari, al posto dei più consueti Marsiglia, Genova o Barcellona.

Agnese Poci

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