BRINDISI – “Valuteremo una contro denuncia da sporgere nei confronti del Sindaco” questa la sostanza di una conferenza convocata questa mattina dai consiglieri comunali Riccardo Rossi, Giampiero Pennetta e Massimiliano Oggiano presso la Sala Mario Marino Guadalupi del Comune, per spiegare la propria posizione in merito ad un esposto presentato dal primo cittadino Mimmo Consales alla Procura della Repubblica di Brindisi. “Evidentemente Consales cerca di spostare l’attenzione su altre questioni quando invece la città conta problemi ben più gravi” hanno dichiarato.
A poche ore dalla nota del primo cittadino in cui si parlava di tre consiglieri comunali resisi responsabili, durante un incontro, di presunte minacce nei confronti di alcuni dipendenti Abaco, i tre nomi sono stati del tutto svelati dagli accusati stessi che hanno voluto dire la loro versione dei fatti alla stampa tutta.
I tre hanno spiegato per filo e per segno come sarebbero andate esattamente le cose venerdì 19 giugno.
“Ho appreso del licenziamento di questa donna (una dipendente Abaco) attraverso un sms ricevuto sul cellulare – spiega Rossi – e siccome eravamo a conoscenza di un incontro che si stava svolgendo in quel momento tra alcuni rappresentanti dell’amministrazione e l’Abaco, per la firma del contratto sul servizio di riscossione tributi, abbiamo pensato di parlare con qualcuno della ditta in questione. Abbiamo atteso qualche minuto e poi, dopo aver bussato, quindi senza fare alcuna irruzione, abbiamo chiesto di essere ascoltati per alcuni chiarimenti”. Chiarimenti ovviamente in merito alla notizia di licenziamento della dipendente dell’Abaco che non era invece un “semplice” provvedimento disciplinare come scritto e riferito dal Sindaco. Quali siano le motivazioni del licenziamento non sono al momento chiare.
Perché l’interessarsi dei tre alla vicenda, si chiederà qualcuno? Il consigliere Rossi scioglie ogni dubbio e spiega: “Essendo l’Abaco una società che lavora per nome e per conto del Comune di Brindisi, è tenuta a dar conto all’Amministrazione sia delle assunzioni che dei licenziamenti. C’è una platea storica di dipendenti che viene salvaguardata, inserita nel bando di gara con nomi e cognomi e che, è scritto nel bando, l’Abaco deve assumere comunicandolo all’amministrazione. E così come ne comunica l’assunzione ne deve comunicare un eventuale licenziamento”. Un iter insomma che andrebbe seguito e per il quale i tre consiglieri avrebbero solo chiesto chiarimenti. Se il Sindaco o l’assessore al bilancio, Carmela Lomartire presente in quella sede al momento della firma del contratto, ne fossero o meno a conoscenza anche questo non è ancora dato saperlo, ma sicuramente, almeno l’assessore Lomartire, dovrebbe averlo appreso nel momento in cui i tre hanno chiesto spiegazioni in merito. “Dall’Abaco in ogni caso ci è stato risposto che la decisione era stata presa dall’ufficio del personale non presente in quel momento e che eventuali dettagli in merito ci sarebbero stati in questi giorni” ha concluso Rossi. Una vicenda insomma, secondo i racconti del consigliere, conclusasi pacificamente in non più di cinque minuti e in totale trasparenza, in una stanza in cui vi è stato un via vai continuo di gente.
Ciò che i tre si chiedono è per quale motivo il Sindaco abbia presentato lui stesso un esposto in Procura, pur non essendo presente in quella sede.
Le provocazioni di Massimiliano Oggiano non si lasciano poi di certo attendere. “Potremmo valutare la possibilità di una contro denuncia collettiva per diffamazione. In base a quali prove il Sindaco ha presentato questo esposto al procuratore? E’ un nostro dovere informarci sul perché questa lavoratrice è stata licenziata, per salvare, se possibile, un posto di lavoro. E’ facile distogliere l’attenzione dei cittadini da problemi ben più gravi che attanagliano la città e il Sindaco – continua Oggiano – in questo è un gran prestigiatore. Ci difenderemo in ogni sede ove dovesse essere necessario. Potremmo avere prove utili a dimostrare che le cose non sono andate così come riportate da Consales”.
Francesca Valletta
Foto di Gianni Di Campi
Che spessore! Che levatura politica! L’un contro l’altro armati.
I nostri amministratori non capiscono che l’amarezza di chi li osserva e legge certe notizie, non sta nelle ragioni del contendere. Bensì nella ragione dei personaggi. C’è chi governa e chi fa opposizione, dove opposizione significa, purtroppo, far cadere il governo, chiunque esso lo rappresenti.
Il sindaco che si difende attaccando, i consiglieri che attaccano facendo finta di difendersi. E così duellando passano il loro tempo migiolre… Noi un po’ meno.