BRINDISI-Ha chiesto ed ottenuto il patteggiato Pasquale Giurgola l’imprenditore brindisino che il 23 febbraio scorso fece irruzione nell’ufficio del presidente dell’Autorità portuale, Hercules Haralambides minacciando con una pistola lui e l’ammiraglio Salvatore Giuffrè. Li tenne chiusi nella stanza sotto la minaccia dell’arma sino all’arrivo delle forze dell’ordine. Due anni e sei mesi di reclusione questa la pena per il noto imprenditore brindisino, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda, accusato di sequestro di persona e minacce aggravate. Aveva con se durante l’irruzione negli uffici dell’Authority due pistole e un caricatore. Oggi il gip Giuseppe Licci ha emesso la sentenza di patteggiamento.
Si trova ora agli arresti domiciliari. Ad arrestarlo furono gli agenti della polizia di frontiera dopo il loro arrivo Giurgola si sentì male e fu ricoverato in ospedale per diversi giorni. Alla base del gesto questioni economiche riguardanti alcune sue aziende che si occupano di servizi portuali. Giurgola da sempre critico con la gestione Haralambides, ma nessuno mai avrebbe pensato ad un gesto simile. Dopo i fatti del 23 febbraio l’imprenditore si è dimesso dalle sue tre aziende la Bis, la Nettuno e la Brindisi Mare.
BrindisiOggi
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