BRINDISI- Nuova udienza del processo che vede come imputato il sindaco di Brindisi Mimmo Consales, in merito alla proroga dei servizi di call center e rassegna stampa del Comune affidati alla News, (società che sino a maggio 2012 era del primo cittadino, quote cedute subito dopo la sua elezione), e per il pagamento di alcune somme di denaro contante versati ad Equitalia per estinguere un debito personale, pagamenti per cui erano richiesti assegni, così come prevede la legge.
Consales oggi in aula non c’era. Il sindaco è imputato per abuso d’ufficio, concussione e truffa.
Ascoltati invece due dipendenti dell’agenzia di Brindisi di Equitalia. “Mi sembrò una cortesia istituzionale nei confronti del sindaco che doveva pagare il suo debito”, ha riferito uno dei testimoni. Questa la motivazione per la quale i dipendenti di Equitalia avrebbero accettato denaro in contante dal sindaco e non assegni. Il debito di Consales ammonta a 315.000 euro di cui 20.000 euro sono stati versati. Secondo i pm Giuseppe De Nozza e Savina Toscani una parte del debito era stato dato in contanti trasformato poi in assegni circolari dai dipendenti perchè ” costretti dal direttore Giuseppe Puzzovio”, imputato anche lui per i reati di abuso d’ufficio e concussione in concorso con Consales. Durante il processo è emerso inoltre che una parte delle trance fu materialmente versata da Massimo Vergara, commercialista di Lecce che è stato identificato come il consulente della ditta Nubile Srl, che si occupa della gestione degli impianti per i rifiuti del Comune di Brindisi.
Nel processo anche l’ipotesi di truffa in danno del Comune per l’affidamento del servizio di rassegna stampa e call center alla News Sas, secondo la pubblica accusa Consales avrebbe nascosto un conflitto di interessi di circa 800.000 euro di cui 385.000 di debiti tributari e verso istituti previdenziali. Si torna in aula il 23 ottobre prossimo.
Foto di repertorio
BrindisiOggi
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