Il mare è di tutti, domani al porto al via la veleggiata di solidarietà: in gara 25 imbarcazioni

BRINDISI- Il mare è di tutti e per tutti. E’ il questo il messaggio che si concretizza con le iniziative dell’associazione GV3 a Gonfie vele verso la vita che in questi giorni ha ospitato a bordo della sua imbarcazione ormeggiata nel porto di Brindisi alunni, studenti, ragazzi, anche con disabilità. Imparare a vivere il mare, conoscerlo ed apprezzarlo. Domani dalla banchina del Lungomare Regina Margherita di Brindisi salperà  la veleggiata della solidarietà “Conoscersi in regata”. L’iniziativa è organizzata oltre che dall’associazione GV3 anche da la Lega navale italiana sezione Brindisi e Circolo della Vela di Brindisi .

Circa 25 imbarcazione domani mattina alle 9 molleranno gli ormeggi dalla banchina del porto interno, la gara vera e propria si svolgerà tra la Diga di Punta Riso e Punta Penne. Una competizione che ospiterà diverse associazioni territoriali che si occupano di problematiche sociali.

L’esperienza si appoggerà ad un percorso didattico/formativo che coinvolgerà alcune realtà impegnate nel recupero e nel reinserimento di adolescenti e giovani in difficoltà. Anche alcuni gruppi di ragazzi diversamente abili che avranno la possibilità di imbarcarsi grazie al sollevatore che l’associazione ha realizzato lo scorso anno, presso il Lungomare di Brindisi.

L’iniziativa vede la partecipazione di armatori volontari che hanno deciso di mettere a disposizione le loro barche e il loro tempo a servizio degli altri. Saranno presenti il presidente nazionale di UVS, Unione italiana vela solidale Enzo Pastore e il presidente regionale UISP, Unione italiana sport per tutti, Fabio Mariani.

A fine gara, presso la scalinata virgiliana intorno alle ore 12 si celebrerà la premiazione dei vincitori e partecipanti alla presenza delle autorità locali.

Tutti sono invitati

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Il mare non è di tutti e soprattutto non è per tutti.
    È dimostrato che per accedere ad un lido bisogna necessariamente pagare,poiché di spiagge libere ormai ce ne sono pochissime visto che tutta la costa brindisina è privatizzata.Non è per tutti inoltre permettersi una barca e sostenerne i costi.quindi diciamo chiaramente che la regata diventa esibizionismo per la classe agiata e benestante.

    • Gent.le lettore prima di commentare soffermandosi solo al titolo, legga l’articolo e si renderà conto che c’è gente che fa un lavoro straordinario, dedicando risorse e tempo per gli altri

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