Etero, omo o bisessuali si nasce o si diventa? La libertà di amare chi si vuole

INTERVENTO- Domenica 17 maggio u.s. si è tenuta la “Giornata mondiale contro l’Omofobia”, che ha visto lo svolgersi di vari eventi di sensibilizzazione anche sul nostro territorio (quale quello promosso dall’associazione culturale La Manovella di Mesagne, ove ho raccolto l’invito per un piacevole intervento sul tema “La Rivincita dell’Amore”).

 Da dove nasce l’esigenza di avere una giornata mondiale ad hoc?

Nel 1973 si assiste alla rimozione dell’omosessualità dalla lista “nera” dell’elenco dei disturbi mentali e delle devianze del DSM.

Sino ad allora l’omosessualità è stata considerata una malattia mentale, una  “devianza sessuale”.

Facciamo un po’ di chiarezza: etero, omo o bisessuali si nasce o si diventa?

Gli studi scientifici e antropologici, più all’avanguardia, mettono in evidenza che ci sono una serie di fattori che concorrono, sin dalla vita prenatale, a determinare il sesso dal quale siamo attratti.

Il nostro desiderio sessuale, le nostre fantasie e la nostra sessualità sono ben più articolate e complesse di quanto si possa immaginare.

L’orientamento sessuale, etero, omo o bisessuale che sia, nasce dalla combinazione di fattori biologici, genetici, ambientali e culturali.

Già il biologo sessuologo americano Kinsey, nel ’48, in seguito ad indagini statiche, su larga scala del comportamento sessuale degli americani, aveva anticipato questi risultati scientifici, oggetto di approfondimenti molto interessanti, che oggi vi riporto.

  • non siamo sessualmente orientati in modo stabile ed unico. Ci sono persone che vivono per anni relazioni di un certo tipo, per sperimentare poi anche attrazioni, desideri e fantasie diverse. Questo tipo di mutamento nel tempo riguarda trasversalmente sia etero che omosessuali.
  • Non siamo biologicamente preordinati in maniera “rigida” verso uno specifico sesso. Le ricerche hanno riportato che ogni essere umano ha una “preferenza biologica”, per lo più in termini “eterosessuali”, anche ai fini della continuazione della specie.
  • In assenza di pressioni sociali, condizionamenti culturali ed educativi all’interno del sistema-società, molto probabilmente una proporzione di popolazione ben più vasta di quella attuale, esprimerebbe un orientamento sessuale più fluido ed anche diverso da quello che viene registrato. E’ un dato appurato che i bisessuali, occasionali o continuativi, sono in numero superiore alle persone che frequentano sessualmente e affettivamente solo il proprio sesso.
  • La realtà è ben più articolata e variegata delle sole etichette “omosex”, etero”, bisex. Così è, anche se si preferisce non parlarne.
  • Etero e omosessuali non sono “categorie” distinte da un punto di vista genetico. Nessun gene dell’omosessualità è stato ancora isolato scientificamente.
  • Le donne, rispetto agli uomini, hanno una maggiore “flessibilità” di orientamento sessuale per elementi culturali, ambientali e sociali. Vivono meno le censure repressive della società patriarcale. Gli studi e le ricerche statistiche sui comportamenti e sulle abitudini sessuali delle donne mettono in evidenza una maggiore probabilità delle donne ad esser bisessuali, piuttosto che omosessuali. Gli uomini sono ancorati ad una più elevata e stereotipata “rigidità di ruolo” e di comportamento per le stesse ragioni culturali accennate.
  • Le terapie psicologiche e religiose c.d. “ riparative”, orientate a “redimere “ gli omossessuali dalle loro scelte di vita (…) falliscono. L’American Psycological Association ha escluso che sia possibile modificare il proprio orientamento in modo volontario, con una (pseudo-)terapia.

 

 Dalla teoria alla prassi: com’è oggi la situazione rispetto all’equazione “omosessualità= malattia mentale”?

Nonostante oggi l’omosessualità non sia più considerata scientificamente una “malattia mentale”, assistiamo ancora a fenomeni di omofobia e di paura, sino all’avversione irrazionale, nei confronti di chi ha un orientamento ed un desiderio sessuale per il proprio sesso o per entrambi i sessi.

Il tema del “rispetto” per l’altro, per le sue scelte, i suoi personali orientamenti e, quindi, nei confronti degli omosessuali e dei bisessuali, è particolarmente sentito anche tra gli adolescenti, persone nel pieno sviluppo dell’identità sessuale.

I fenomeni di lesivi della loro integrità psico-fisica da parte di coetanei, sono purtroppo molto diffusi.

Nelle nostre scuole italiane, a causa dell’assenza di un’adeguata e capillare educazione effettiva e sessuale, i preconcetti ed i pregiudizi nei confronti di chi è “orientato “diversamante dalla maggioranza”, si manifestano con l’emarginazione, l’isolamento, le prevaricazioni verbali e psicologiche, attraverso forme di bullismo e cyberbullismo (per approfondimenti sul tema, vi rimando all’uscita su BrindisiOggi: Sessualità negli adolescenti e rischi del web, Sesso sul web: i rischi della rete).

I dati statistici parlano chiaro: 3 su 4 gay e lesbiche adolescenti, hanno subito ingiurie o minacce verbali tra i banchi di scuola delle medie e delle superiori, in un’età compresa tra i 12 e i 19 anni.  In particolare, per quanto riguarda le ragazze omosessuali, l’omofobia si aggiunge amaramente a stereotipi e discriminazioni “di genere”.

Quali soluzioni adottare?

Progetti di educazione affettiva e sessuale rivolti agli studenti, al personale scolastico delle scuole medie ed superiori e ai loro genitori, per dotarli di competenze necessarie e specifiche, affinché tutti gli adolescenti siano supportati nel loro sano ed equilibrato sviluppo psico-affettivo e sessuale.

Una particolare attenzione va posta al ruolo della famiglia, luogo privilegiato ai fini dell’educazione e dello sviluppo della personalità adolescenziale.

I focus di questi interventi hanno bisogno di esser centrati sulla Libertà di Essere, sulla Libertà di Espressione del proprio – delle proprie qualità/specificità-; sul Rispetto del Sé e dell’Altro-da-Sé (diritti inviolabili alla base della nostra stessa carta costituzionale…), sulla Diversità di Genere, oltre che sulla Diversità di Orientamento Sessuale.

L’orientamento sessuale, per tutto ciò che ho specificato, se viene limitato o represso, comporta gravi danni psicologici alla persona ed al suo equilibrato sviluppo.

Per cui, per evitare ciò:

Permettiamo a Noi stessi ed agli Altri “di Essere Liberi e Liberi di Amare”!

Per chi desidera qualche approfondimento in più, mi può contattare personalmente, tramite il tel. 329 44 86226, via FaceBook o tramite e-mail gabriella.gravili@yahoo.it .

Lo spazio riservato alle Consulenze individuali e di coppia viene effettuato nelle giornate di martedì, giovedì e sabato a Brindisi, in zona commenda.

 Dott.ssa Gabriella Gravili

Dal 2010 Counselor Relazionale a Mediazione Corporea per l’Individuo e per la Coppia; Consulente Sessuologa (iscritta all.Albo nazionale della FISS, federazione italiana di sessuologia scientifica); Conduttrice di Gruppi di Crescita Personale e di Pratiche Meditative, attive e formali.

Dal 2001: Formatrice e Coach Manageriale per lo Sviluppo del Potenziale; Life & Corporate Coach; varie Formazioni in in PNL, BioEnergetica, Tantra (della tradizione del Tantrismo Shivaita del Kashmir di Daniel Odier e del Neo-Tantra di Osho), Energywork, Dance Movement Therapy, IBP Counselling (Integrative Body Psychotherapy), Meditazioni Attive, Mindfulness Psicosomatica, Pratiche Zen della tradizione di Thick Nhat Hanh.

 

Interventi precedenti della Dott.ssa Gabriella Gravili sul tema Sessualità e dintorni:

Relazioni Pericolose: se le riconosci lo eviti

Sesso ed intimità nella vita di coppia

Come superare la monotonia di coppia

 

Le Chiavi del piacere: segreti di coppia

 

Erotismo: tra fantasie e trasgressione

 

Sesso sul web: i rischi della rete

 

Dinamiche di coppia: un percorso insieme

Sessualità negli adolescenti e rischi del web

Come raggiungere il proprio Ben-Essere attraverso il Counseling

La nuova stagione sessuale delle Donne in menopausa

Parlare di sesso ai propri figli

2 Commenti

  1. Giustina,
    lei ha dei titoli scientifici per ed accreditati per avanzare insinuazioni di pseudo scientificità?
    … che lei proietti all’esterno ciò che ha difficoltà a riconoscere di se’ in termini di posizioni ideologiche avverse al ” rispetto drll’essere umano nella sua integralità”?

  2. Consiglio a tutti coloro che vogliono approfondire la questione, senza lasciarsi raggirare da posizioni ideologiche e pseudo scientifiche, di leggere l’inquietante storia (da cui è stata tratta anche un libro “As Nature Made Him. The Boy Who Was Raised as a Girl”) dei gemelli Bruce e Brian e del fantomatico dott. Money.
    Basta digitare i nomi dei protagonisti, per trovare vari siti che ne parlano.

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