MESAGNE – Scoditti a fine mandato:”Sono deluso, poca fiducia da parte di tutti”.
Conferenza stampa fiume, quella del Sindaco di Mesagne Franco Scoditti. L’appuntamento con i cronisti locali diventa il bilancio di un quinquennio vissuto tra alti e bassi al governo di una città complessa come Mesagne.
Il primo cittadino parla per un’ora senza interruzioni, esordendo con la citazione di un articolo di Tonino Perna: “Non c’è sindaco – legge Scoditti – che eletto con entusiasmo oggi non sia in crisi”. Parte poi con un lungo elenco di interventi e progetti realizzati sul territorio. Dall’edilizia scolastica all’efficientamento energetico, dal centro storico alle politiche sociali, passando per cultura, attività produttive e pubblica istruzione e non dimenticando di togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
Scoditti si sofferma a lungo su tre punti. Il primo è Muro Tenente. “È diventato nel tempo motivo di polemica. Abbiamo sottoscritto un protocollo di gestione e proprio in questi giorni stiamo presentando un accordo di programma quadro insieme alla Regione Puglia e al Ministero per i Beni Culturali, per portare nel sito dai 500 ai 600mila euro,per realizzare un anfiteatro e altre strutture.”
“Quando ho parlato di trasformare i locali dell’ex Tribunale nella casa della Cultura mi hanno attaccato, senza ascoltarmi: mi sarebbe piaciuto inserirvi le associazioni, ma trasformarlo anche come luogo di scambio di idee per produrre cultura, progetti, innovazione, in cui ci si possano scambiare indicazioni e suggerimenti.”
Infine, Piazza Commestibili. “Avevamo avuto una bellissima idea da realizzare … perché lì è facile aprire dei localini e affidarli, ma avrebbero chiuso presto. Avevamo un altro progetto, che non è stato possibile realizzare perché la persona individuata per portare a termine la nostra idea si è ammalata.”
Altro punto trattato, la stabilizzazione di 19 precari, inseriti in una pianta organica di 158 dipendenti sui 190 previsti e poi, l’arrivo del Patto di Stabilità: la paura di sforarlo, i problemi legati all’aumento delle tasse. Di questo, parla il vicesindaco Giancarlo Canuto, l’unico a resistere ai rimpasti della giunta Scoditti.
“Chi verrà dopo di noi troverà un bilancio solido, mi prendo la responsabilità di ciò che dico. – dichiara Canuto – Gli amministratori che arriveranno in Comune troveranno un bilancio saldo, cosa difficile di questi tempi. Siccome le regioni non pagano, abbiamo meno risorse del previsto, ma abbiamo fatto in modo di bloccare l’avanzo di amministrazione, perché non venga speso in modi inopportuni.”
Ma il più grande rammarico del Sindaco è che non si sia data fiducia, sia dalle parti politiche, sia da parte della cittadinanza, alla sua amministrazione. “Abbiamo lavorato quasi sempre in condizioni di emergenza, ma nel pieno rispetto della legalità e della trasparenza. Se tornassi indietro, lavorerei di più e guardando fuori dalla stanza del sindaco e meno operando nella quotidianità.”
Agnese Poci
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