MESAGNE – Dal tono di voce è amareggiato e stanco, Crystall Carovigno, 43enne titolare del bar tabaccheria Silver Moon di via Tenente Roberto Antonucci a Mesagne, colpito la notte scorsa dall’ennesimo tentativo di furto per il quale sono stati arrestati tre persone: Danilo Zuccaro (25 anni), Giovanni Livieri (31 anni ) e Marco Gravina (23 anni), tutti di Mesagne e già noti alle forze dell’ordine. Prima la richiesta di 400 euro andata male, poi l’irruzione in tre nel bar per scassinare le slot machines e la macchina cambia soldi: tutto salta grazie all’intervento della Polizia che insegue e ferma i tre, dopo il ferimento del titolare del bar tabaccheria.
“Quando non pieghi la testa, sono queste le cose che ti accadono – dichiara Carovigno, ancora visibilmente turbato da ciò che gli è successo nella notte- Ma questa è l’ultima che mi fanno. Basta. Sono quattro anni che ho aperto questo bar e sono quattro anni che subisco furti e danneggiamenti. Sono stanco. Non ce la faccio più, me ne vado.”
Carovigno racconta le concitate fasi di ciò che è accaduto nella sua attività commerciale. “Mi hanno costretto su una sedia, il telefono squillava. Per tranquillizzare mia moglie, seguo una prassi: chiudo l’attività, le mando una foto su Whatsapp e la chiamo per dirle che la amo e che sto bene. Sono dovuto arrivare a questo punto. – dichiara Carovigno, che torna a parlare del tentato furto – Mi hanno colpito alle spalle, mi hanno portato in ambulanza all’ospedale Perrino, ma non so perché, mi hanno ammanettato alla barella: forse pensavano fossi un complice del furto.”
La rabbia, mista a sconforto, traspare dalle parole di Carovigno. “Sono esasperato: da ottobre ho deciso di far vivere tranquilla la mia famiglia (moglie e figlio di sei anni, NdR) e vivo da solo per controllare che l’attività non venga nuovamente colpita e anche stavolta ci sono andato di mezzo io. In due anni, ho subito 26 mila euro di danni e nessuna agenzia assicurativa è disposta a stipulare una polizza. Mi sono sentito dire che nessuno da l’assicurazione furto/incendio ad un’auto a Napoli”, commenta il titolare del bar.
Della richiesta dei 400 euro, Carovigno parla in questi termini. “Erano dei miei ex clienti, ma pensavo fossero ubriachi, quella richiesta mi ha lasciato spiazzato. Li ho mandati via:” La domanda sorge spontanea. “Estorsione? No, era la prima volta che mi chiedevano soldi. E qui non ne avranno mai.”
“Sino alle 4 e mezza sono stato in ospedale, poi in commissariato sino alle 8 e mezzo, ma stamattina la saracinesca era nuovamente alzata: ho dato il cambio a mia sorella. Quando succedono questi episodi, ti disinnamori del tuo lavoro, del luogo che ti ospita perché non ti senti sicuro. Sono il primo che invita tutti a visitare la Puglia, ma queste cose ti feriscono … A volte arrivi a pensare che sia giusto farsi giustizia da soli, anche se è sbagliato.”
L’uomo è stato salvato dall’intervento della Polizia, dopo una chiamata anonima. “Ringrazio chi ha chiamato il 113. Oggi, fare il proprio dovere come cittadino è diventato qualcosa di straordinario, un’abitudine persa.”
Agnese Poci
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