BRINDISI- La versione ufficiale è che i Revisori dei conti non hanno ancora espresso il parere, quindi il consiglio comunale fissato per 15 maggio prossimo per l’approvazione del bilancio consuntivo è slittato a data a destinarsi. Ma tra le motivazioni vere vi è quella che in maggioranza ci sono diversi mal di pancia sull’approvazione delle spese già fatte dall’Amministrazione comunale. Dopo l’ abbandono del consigliere Luigi Sergi, che l’altra sera era già seduto nella convention di Fitto, pare che nel centrosinistra ci siano diversi esponenti che abbiano mostrato dissenso nel votare il consuntivo. Tra questi ci sarebbe il gruppo di Carmelo Palazzo (2 consiglieri), il consigliere “sciolto” del Pd Umberto Ribezzi, qualcuno di Noi centro come Italo Licchello, e Massimiliano Cursi che da circa un anno era passato nella coalizione di Consales pur essendo stato eletto nell’opposizione. Ma non sarebbero i soli. C’è aria di contestazione a palazzo di città. E si utilizza la votazione del consuntivo per far sentire la propria voce.
Il presidente del consiglio comunale Luciano Loiacono ha fatto sapere che il sindaco ha chiesto di rinviare la seduta del 15. “Il Sindaco- scrive Loiacono in una nota- ha motivato la circostanza avendo monitorato che i lavori del Collegio dei Revisori per l’emissione del parere di competenza sono ancora in corso e non conclusi. Quanto innanzi per contemperare anche la giusta esigenza dei consiglieri comunali di poter esaminare in maniera congrua tutti gli atti del procedimento. Consales ha proposto che la successiva data di convocazione sia stabilita autonomamente dal Presidente del Consiglio che, nel frattempo, avrà acquisito il parere dei revisori.”
Insomma sarà Loiacono a scegliere, ma i tempi sono molto limitati. Tra le ipotesi c’è quella del 22 maggio. L’assise dovrà essere comunque convocata entro il 29 maggio. Il prefetto Nicola Prete, così come prevede la legge, ha già diffidato il Comune di Brindisi a votare il documento finanziario nella data stabilita. La precedente seduta del consiglio andò deserta per la mancanza dei consiglieri di maggioranza.
Lucia Portolano
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