BRINDISI – Dopo il botta e risposta tra Riccardo Rossi (Brindisi Bene Comune) e il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales per una concessione non data della sala conferenze a Palazzo Nervegna per parlare di carbone, intervengono gli esponenti del ‘No al carbone’: “Vogliamo precisare che la sala a palazzo Nervegna era stata chiesta da noi tramite Retenergia, per un convegno nazionale con più tappe, la cui finalità nulla ha a che vedere con la campagna elettorale, nulla di più falso dunque in merito alle motivazioni addotte dal primo cittadino, che invitiamo ad informarsi bene prima di fare dichiarazioni infondate”.
La vicenda ha inizio qualche giorno quando i ‘No al carbone’ hanno fatto richiesta al Comune per la sala conferenze di Palazzo Nervegna per un convegno pubblico, che si sarebbe dovuto tenere lo scorso 8 maggio, sul carbone e le rinnovabili. A loro dire e a dire di Brindisi Bene Comune, il cui presidente è appunto Riccardo Rossi, candidato alla presidente della Regione Puglia con L’Altra Puglia, la richiesta non è stata accettata e quindi l’evento è saltato.
Il primo cittadino di Brindisi, intervistato da BrindisiOggi.it, ha risposto che nel regolamento non è previsto che nella sala conferenze del Nervegna si faccia campagna elettorale, motivo per il quale la richiesta è stata bocciata.
“Il convegno – spiegano dal No al carbone – infatti aveva come tema la produzione di energia da rinnovabili e la possibilità di creare cooperative dell’energia per poter accedere ad energia pulita con costi anche inferiori a quelli dell’attuale mercato, dominato dall’Enel. Per questo il nostro invito a non strumentalizzare il movimento No al carbone che, ribadiamo, in questa campagna elettorale non sostiene nessuna lista, movimento o partito e che nessuno dei suoi attivisti è candidato”.
Riccardo Rossi, attraverso il comunicato stampa di Bbc, aveva ben espresso il suo punto vista: “Una scelta che ha il sapore della censura e che dimostra ancora una volta come il tema del carbone da parte di questa amministrazione sia completamente rimosso. In questi tre anni di amministrazione Consales nulla è stato fatto per ridiscutere la presenza di Enel nel territorio. Nessuna richiesta di riapertura dell’AIA per Enel, né di riduzione del carbone né degli inquinanti immessi in atmosfera. Così come nessuna risposta è stata data ai 10.220 cittadini che hanno chiesto un’indagine epidemiologica”.
“Per completezza riteniamo la giustificazione del sindaco, oltre che fuori luogo, anche non corretta in quanto il regolamento comunale è molto chiaro in tal senso sull’assegnazione delle sale, che per tanto ci sarebbe spettata di diritto; quindi o il sindaco non conosce il regolamento o avrà avuto altre motivazioni per non far parlare di carbone in maniera critica. Nonostante questo, la scelta immotivata del primo cittadino ci ha dato la possibilità di rendere l’evento più partecipato avendo optato per la piazza, che rimane e rimarrà sempre la nostra casa” concludono gli esponenti del No al Carbone.
Mar.De.Mi.
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