BARI- I sostenitori di Schittulli, oncologo compreso, puntano il dito contro Forza Italia accusando il partito di Berlusconi di aver consegnato la Puglia in mano a Michele Emiliano, non avendo voluto trovare un accordo. Ma il coordinatore regionale azzurro Luigi Vitali non ci sta e definisce Francesco Schittulli come la bella addormentata nel bosco. “Schittulli finge di essere la bella addormentata- afferma Vitali- lui spacca il centrodestra, impone a Forza Italia le liste a lui e Fitto più gradite, ci caccia fuori dalla coalizione quando mostriamo di non volerci piegare a questa ingerenza, e poi noi saremmo quelli che hanno spaccato il centrodestra? E’ comprensibile commettere degli errori in politica, soprattutto quando non si ragiona con la propria testa. Ma è patetico voler addossare ad altri le responsabilità dei propri errori.”
Insomma per Vitali la colpa è tutta del medico. “Pensava – continua l’ex sottosegretario- che facendo la faccia feroce avrebbe chiuso in un angolo me, Forza Italia e il presidente Berlusconi costringendoci a cedere alle sue condizioni. Ma quando ha visto che non solo siamo usciti da quell’angolo seppur isolati, ma abbiamo risposto con la migliore candidata possibile – e infatti i sondaggi danno già Adriana Poli Bortone in vantaggio su Schittulli – il dottore e Fitto hanno cercato l’accordo in extremis. Noi a quel tavolo ci siamo seduti con condizioni ben precise: fra queste la candidatura unitaria della senatrice Poli Bortone. Ora si meravigliano e si stracciano disperati le vesti perché io non ho voluto negoziare quelle condizioni. Io non so con che persone loro abbiano a che fare, ma chi mi conosce sa bene che la mia parola con la baratto con nulla. Se questo li meraviglia allora non posso che dirmi sempre più convinto delle scelte compiute.”
Ognuno si fa le sue ragioni. Il centrodestra va diviso e con due candidati alla presidenza della Regione. Forza Italia in Puglia ha giocato la partita Berlusconi-Fitto. Dove al momento l’unico vincitore è Michele Emiliano.
BrindisiOggi
Commenta per primo