MESAGNE – Lo sfogo dei commercianti “Troppe banconote false in giro”.
Si diffondono con maggiore frequenza in città banconote false nei tagli da 50 e 20 euro.
Sono diversi gli esercizi commerciali che si sono trovati dinanzi a clienti che hanno provato a pagare con banconote palesemente false.
A trovarsi in una situazione simile, solo a Mesagne e solo nella giornata di ieri, un supermercato e un centro scommesse.
I responsabili trovatisi faccia a faccia con le banconote contraffatte hanno dato la stessa risposta. “Appena toccato il biglietto, mi sono reso immediatamente conto che c’era qualcosa che non andava. Ho controllato la grana della carta: niente a che vedere con una 20 o una 50 euro vera”. Il commesso del supermercato ha rifiutato la banconota al primo contatto, avvertendo l’anziana che provava a pagare la spesa che la sua 50 euro era contraffatta.
Riconoscere le banconote false diventa difficile, anche a causa delle tecniche, sempre più moderne, di contraffazione. Per riconoscerle, si devono toccare gli elementi in rilievo: speciali tecniche di stampa conferiscono ai biglietti una particolare consistenza. Inoltre, la banconota va guardata in controluce: saranno così visibili la filigrana, il filo di sicurezza e il numero in trasparenza. Le tre caratteristiche sono riscontrabili su entrambi i lati dei biglietti autentici. Muovendola, invece, sul fronte si può osservare l’immagine cangiante dell’ologramma. Sul retro, inclinando leggermente il biglietto, è possibile notare la striscia brillante sui tagli bassi e su quelli elevati il numero di colore cangiante.
Una situazione imbarazzante, quella di trovarsi a contatto con una banconota falsa, che prevede ripercussioni gravi: chi spende o mette in circolazione monete o banconote contraffatte, seppur ricevute in buona fede, va incontro alla reclusione sino a sei mesi o a una multa che può arrivare sino a 1032 euro.
Foto di repertorio
Agnese Poci
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