BRINDISI -Iniziano i lavori per lo stabilimento balneare all’ex Lido Poste e si scatenano le polemiche: pochi quelli che si dicono a favore dell’intervento che porterà alla costruzione di un nuovo stabilimento balneare.
“Il cral Poste è il proprietario di quel suolo, circa 4400 metri quadrati – dichiara l’assessore all’Urbanistica di Brindisi Lino Luperti – e la concessione edilizia nelle mani del cral, per circa 4000 metri quadrati, è stata concessa nel 2007 previa presentazione di atti regolari e cui il Comune diede parere positivo. L’area riguardante la concessione demaniale è di quasi 380 metri quadrati. Quel tratto è di proprietà del cral Poste da una vita e, come amministrazione, abbiamo chiesto al cral di vendere il terreno, ma la risposta fu sin da subito un fermo rifiuto.”
Tra chi si indigna sulla rete c’è chi vede un altro spazio libero diventare occupato da uno stabilimento. “Il cral Poste è tenuto per legge a lasciare uno spazio per il passaggio per raggiungere il mare, sino a circa 5 metri dalla battigia. – continua Luperti – Dal canto nostro, stiamo accelerando gli interventi di pulizia nell’area ex Saca e la posedonia non verrà più depositata lì. Inoltre, renderemo aperta alla fruibilità pubblica Cala Materdomini e, grazie all’ok ricevuto ieri al Ministero, partiranno i lavori proprio nell’area compresa tra il lido Poste e quello dei pompieri: in questo modo avremo 3 chilometri di costa recuperata, oltre alla bonifica di Cala Materdomini.”
Se da un lato l’assessore cerca di placare gli animi, dall’altro l’Adoc interviene duramente sulla vicenda: quello che in un periodo di crisi sarebbe stato visto come opportunità per un territorio, oggi sembrerebbe un modo per filtrare i bagnanti a seconda delle disponibilità economiche.
“Nell’area dell’ex Lido poste i cittadini, impotenti dinanzi alle mostruosità che la politica locale sta compiendo, vedono materializzarsi la realizzazione di un lido in una delle poche se non l’unica porzione di arenile disponibile in questi anni nonostante i limiti legati alla carenza di parcheggi alla sicurezza e alle precarie condizioni igieniche sanitarie. – ha dichiarato il presidente Adoc Giuseppe Zippo – Lo scorso anno abbiamo denunciato la scelta dell’amministrazione comunale di prorogare la concessione al Cral Lido Poste con verbale di accordo e presa d’atto del 19 Marzo 2014 e determine dirigenziali Settore trasporti n.31 del 5/5/2014 e n. 32 del 7/5/2014, atti viziati da evidenti errori circa i riferimenti temporali ma anche da presupposti concettuali privi di fondatezza e quindi non condivisibili.”
Per l’Adoc, non sussistevano i presupposti per un rinnovo della concessione.
“Chiediamo che l’amministrazione dia delle risposte ai cittadini. Si faccia chiarezza su chi ha dato avvio ai lavori ma soprattutto su dove le famiglie brindisine, specie chi è in difficoltà economica, possono trascorrere le proprie giornate estive senza dover fare i conti con problemi legati alla sicurezza e a condizioni igieniche sanitarie non degne di una città che si candida a giocare un ruolo in ambito turistico.”
Agnese Poci
E oggi vediamo sparire la sabbia dal Lido Poste per andare a gonfiare la spiaggia privata.
CREDO CHE IN QUESTI QUARANT’ANNI A BRINDISI SI SIA FATTO POCO E NIENTE..LO SVILUPPO TURISTICO ED ECONOMICO NASCE ANCHE DA SOLUZIONI DEL GENERE …ORMAI E RISAPUTO CHE I PRIVATI CON DENARO SONANTE RIESCONO AD AVVALERSI DI PRIVILEGI E SCORCIATOIE…MA SE SI VUOLE DARE UNO SLANCIO A QUESTA CITTA’ PURTROPPO BISOGNA CAMBIARE LA MENTALITA’ DEI BRINDISINI …TUTTO GRATIS NON SI PUO’ AVERE …ALLA LUNGA SICURAMENTE UN RITORNO PER I CITTADINI CI SARA’ …QUELLO DI AVERE UNA CITTA’ PROIETTATA AL TURISMO E ALLE SUE BELLEZZE …
era ora
E’ meglio che sia privatizzata, almeno “nella speranza” si avra’ una spiaggia pulita e nella speranza che brindisi si faccia riconoscere per le sue bellezze naturali e non per la sporcizia che gli sta intorno.
BRINDISI CITTA’ VIOLENTA E INCIVILE. LA CITTA’ PIU’ INCIVILE DEL MONDO E VOI VI STATE A LAMENTARE PER QUESTIONI CHE DOVREBBERO RIGUARDARE LE CITTA’ CIVILI!! MI FATE RIDERE. BEATI VOI.
Ci risiamo!
un altro pezzo di costa che va a finire in mano a privati. Purtroppo i brindisini si devono rassegnare a questo scempio, convincersi che i loro diritti saranno sempre calpestati sino a quando saremo rappresentati da gente che non ama le tradizioni e la storia di Brindisi. I signori politici si incensano da soli, mi saprebbero dire, di quei 2 chilometri di costa quanti sono fatti di arenili e di scogliera? Ad oggi era rimasta solo la zona di lido poste e purtroppo stiamo perdendo pure quella. Parlo da tecnico, non mi venite a dire che c’è Cala Materdomini, non voglio essere considerato portatore di cattivi presagi ma, aspetto una volta finito il restyling della cala anche in presenza di barriere soffolte, la fine che farà la tanto decantata spiaggetta battuta dai venti di greco-levante con mare forza 7 o 9.
E’ ora di finirla! Brindisi sta morendo ed ancora si continua a mortificare la brava ed onesta gente con questi scippi di pezzi di territorio.
L’Amministrazione comunale fa ancora in tempo a bloccare i lavori i mezzi se vuole ci sono, e le varie Associazioni di tutela dei cittadini si dovrebbero attivare in merito.
Tonino da Brindisi
Si sa come funziona in Italia, i guadagni sono privati mentre le perdite sono pubbliche
SE E’ VERO COME E’ VERO CHE TRATTASI DI UNA CONCESSIONE A PRIVATI (CRAL POSTE) IN TUTTI QUESTI ANNI DI ABBANDONO ED INCURIA PERCHE’ I CITTADINI BRINDISINI HANNO DOVUTO PAGARE I LAVORI DEMOLIZIONE E SMALTIMENTO DELLE VECCHIE CABINE CHE OLTRETUTTO HANNO DETURPATO E DEGRADATO TUTTA LA ZONA E ANCHE LA PULIZIA DELL’ARENILE CHE NON ERA PUBBLICO MA PRIVATO PER TUTTI QUESTI ANNI. SAREBBE GIUSTO CHIEDERE IL CONTO A QUESTI SIGNORI.