SAN PIETRO VERNOTICO- In merito all’articolo “Sequestrato studio odontoiatrico, nei guai falso dentista e due complici” pubblicato sul nostro giornale il 17 aprile 2013, si precisa quanto segue: “ Il 18 aprile 2013 il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, Valeria Farina Valaori, accogliendo l’istanza avanzata dall’avvocato Alessandro Paladini, difensore dell’amministratore unico della Dental Day , dispose l’immediato dissequestro del laboratorio odontotecnico Dental Day, delegando in NAS di Taranto per le operazioni di rimozione dei sigilli.
La tesi dell’avvocato, infatti, spiegava che l’odontotecnico non si è mai spacciato per dentista, intervenendo nelle bocche di ignari clienti ed eseguendo di fatto veri e propri interventi .
In realtà il problema è nella normativa che regola l’esercizio della professione di odontotecnico, normativa considerata obsoleta e che sarebbe da adeguare. Paradossalmente secondo il R.D. n. 1334 del 1928, infatti, è sufficiente che il tecnico, anche in presenza del medico e da egli autorizzato, svolga manovre nella bocca del paziente, anche solo per provare le protesi da egli realizzate, affinché sia integrato il reato di esercizio abusivo della professione.
Da queste considerazioni è nata una petizione lanciata dall’ Unione Odontotecnici Italiani.
BrindisiOggi
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