BRINDISI – Eternit in città, lastre abbandonate al liceo classico.
Eternit in città: ennesimo caso di abbandono di rifiuti. Questa volta si parla di eternit lasciato alle spalle dei cassonetti dei rifiuti vicino al Liceo Classico “Benedetto Marzolla” di Brindisi.
Siamo infatti proprio su via Nardelli, la via che conduce all’istituto scolastico. Ogni giorno su quella strada transitano ragazzi che, zaino in spalla, raggiungono il liceo. A segnalare le lastre in strada, un cittadino brindisino responsabile, che dimostra di avere senso civico e di denunciare la presenza di un rifiuto cancerogeno buttato come un sacchetto di immondizia su un marciapiedi.
L’amianto, che veniva utilizzato nel passato per le sue proprietà isolanti nelle coibentazioni e nei materiali compositi, contiene delle fibre la cui polvere, se inalata, può essere cancerogena. Per questo motivo, il suo smaltimento avviene attraverso ditte specializzate, che con particolari precauzioni si occupano della raccolta e dello smaltimento.
È al senso civico che si appella anche il comandante della Polizia Municipale Teodoro Nigro. Dopo l’ultimo controllo di perlustrazione della città in materia ambientale, ecco un ennesimo episodio di abbandono dei rifiuti. Il punto sembra essere quello preferito dagli incivili.
Ancora una volta via Cappuccini viene presa di mira dagli scarichi di rifiuti ingombranti. Nonostante le sensibilizzazioni e le numerose comunicazioni della Municipale e gli appostamenti con auto e personale in borghese , ecco che stamattina la zona si ripresentava sporca. Nemmeno le multe salate elevate dagli agenti bastano per bloccare le cattive abitudini dei cittadini brindisini.
La locale ditta dell’igiene urbana si è adoperata per ripristinare le minime condizioni di igiene e decoro.
Agnese Poci
Ci vuole l’arresto, lo volete capire si o no!!!!!!
Fate un sondaggio online sull’uso delle telecamere, vedrete che almeno il 70% dei brindisini sarà d’accordo, la restante parte sono gli incivili da scambiare con i disperati che sbarcano sulle nostre coste, che sicuramente saranno più degni di vivere in una città.