Xylella, i sindaci “Una deroga sul Patto di Stabilità per affrontare l’emergenza”

BRINDISI –Xylella, i sindaci “Deroghe al Patto di Stabilità per affrontare l’emergenza”

I sindaci della provincia di Brindisi chiedono una deroga per poter affrontare l’emergenza Xylella in ogni suo punto: dall’informazione capillare sino alla pulizia delle zone di competenza comunale.

L’Assemblea dei Sindaci convocata dal Presidente della Provincia, Maurizio Bruno, per discutere dell’emergenza “Xylella fastidiosa”, si è conclusa in un conferenza: nessun potere decisionale perché in sala consiliare vi era meno del 50% della popolazione della provincia rappresentata dai Sindaci. Non aiuta la legge Del Rio, in questo caso, poiché gli unici titolati a prendere la parola ed eventualmente votare erano solo sindaci (e vicesindaci) e commissari prefettizi: nemmeno i sub commissari di Oria e Carovigno e i delegati di Ostuni e Torre Santa Susanna hanno avuto la possibilità di intervenire nel dibattito. Assenti i rappresentanti di Ceglie, Cellino San Marco, Cisternino, Villa Castelli, Erchie e Francavilla Fontana.

assemblea sindaci brindisi 2Ha aperto i lavori il sindaco di San Pancrazio Salentino, Salvatore Ripa, che ha presentato un ordine del giorno che verrà proposto al prossimo consiglio provinciale perché venga ratificato.

I punti prevedono di sollecitare l’Unione europea, il Governo nazionale e la regione Puglia perché si stanzi un rilevante investimento nella ricerca e sperimentazione per trovare rimedi alternativi all’abbattimento degli olivi; di programmare e organizzare, d’intesa con il consorzio di difesa e dei tecnici delle organizzazioni agricole e dei comuni, un monitoraggio continuo del territorio per contenere la malattia; pianificare una vasta azione di informazione rivolta a tutta la popolazione, da chi ha giardini ino a chi possiede uliveti abbandonati, per mettere a punto gli interventi agronomici e fitosanitari; chiedere l’intervento urgente di tutti gli Enti, dall’Ue sino alla regione, di preservare la perdita di reddito delle aziende agricole colpite dal batterio e , nell’immediato, con esenzioni della tassazione sui terreni; inoltre, si chiede un aumento massiccio di controlli sulle merce e materiale vegetale in ingresso nell’Unione europea: proprio la mancanza di sicurezza nei controlli ha fatto sì che arrivasse la Xylella in queste zone. I sindaci chiedono, infine, di avere delle deroghe sul patto di stabilità per poter affrontare l’emergenza.

assemblea sindaci brindisiNel piano Silletti, infatti, oltre alle indicazioni di interventi, si prevede anche quella che dovrebbe essere la manutenzione straordinaria di fossi, strade, comunali e non. “Come possiamo fare – dichiarano i sindaci – se dall’Arneo e dalla Provincia ci sentiamo rispondere che hanno difficoltà economiche a pagare gli stipendi, figuriamoci per le pulizie delle strade.” Tra spending review e patto di stabilità, persino la semplice manutenzione diventa un cane che si morde la coda.

In sala, come ospiti, vi erano alcuni consiglieri provinciali e i senatori Iurlaro, Tomaselli e l’On. Mariano, che si faranno portavoce delle richieste dei sindaci dinanzi al Governo nazionale. Diretto il sen. Tomaselli: ”C’è una consapevolezza diffusa nel Paese sul problema, ma la mia personale convinzione è che si debba attuare il piano. Credo che noi oggi abbiamo bisogno di attuarlo e presto: avviamo subito il blocco dell’espansione, così gradualmente bloccheremo l’estensione che ha colpito tutto il Salento. – ha dichiarato Tomaselli – Sono due gli aspetti più delicati: gli interventi fitosanitari e le eradicazioni. Gli interventi sono simili a quelli che vengono fatti per diverse coltivazioni e per l’eradicazione di alberi infetti: nessuno ha mai pensato a nulla di massiccio, ma di svolgere questa attività in maniera chirurgica e quindi limitata e mirata. A chi come noi ha delle responsabilità tocca fare i conti con la realtà. Le istituzioni devono dare delle indicazioni al territorio. Abbiamo un piano, e anche se in ritardo, va chiesta collaborazione per la sua attuazione. Non voglio nemmeno immaginare a cosa potrebbe portare il fallimento del piano. Dobbiamo portare avanti, con norme immediate, forme di solidarietà verso le comunità colpite, come i coltivatori che stanno perdendo reddito: qualcosa di specifico ci vuole, perché i fondi per le calamità naturali non considerano le fitopatie.

Ci auspichiamo che l’estensione alle fitopatie venga approvata ed accorpata.” Una linea, questa, condivisa anche dal Sen. Iurlaro e dall’On. Mariano.

L’ultimo, realistico intervento, però, è del delegato dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia. “Nella California del sud non cresce più un vigneto. E con la Xylella ci hanno combattuto per 130 anni. Ho parlato io stesso con un 96enne che non è mai riuscito a contenere il batterio. Sono 180 le colture di interesse economico che potrebbero essere colpite, on tutte presenti nel Salento, dove l’olivo è d’impatto. Ma una pianta infetta in una zona indenne aumenta il rischio di infezione. È meglio eradicarla piuttosto che radicare meglio che lasciarla lì, ovviamente con un’azione chirurgica: a me piange il cuore farlo. E sappiate che anche noi, che ad Oria non abbiamo abbattuto tutte le piante segnalate, saremo sanzionati.”

Agnese Poci

 

1 Commento

  1. Commento solo per segnalare anche l’assenza del comune di San Michele Salentino e la grande confusione nella gestione dell’assemblea.
    Gli articoli 25 e 26 dello Statuto (sconosciuti a tutti i partecipanti, funzionari compresi) non ancora approvato dal Consiglio sono stati disattesi e, in ogni caso, sembra necessario ed urgente dotarsi di un regolamento per il funzionamento dell’organo.
    Nella sostanza…solo un atto di presenza nell’ennesima inutile manifestazione di una classe politica trascinata ed obbligata , suo malgrado, a confrontarsi con un problema, purtroppo, catastrofico per noi!

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