Rollo: “L’Asi è stato istituito per legge, solo il legislatore può chiuderlo”

INTERVENTO/In relazione agli articoli di Carmine Dipietrangelo e di Legambiente sull’auspicata chiusura dei Consorzi A.S.I., ed in particolare di quello di Brindisi, mi pare opportuna qualche precisazione.

I Consorzi A.S.I. sono stati istituiti per legge dello Stato e sarà quindi il legislatore nazionale a decidere di chiuderli. Se così sarà, Amministratori e Revisori dei Conti torneranno alle loro attività ed i dipendenti si metteranno in fila dietro i dipendenti delle Province. Di sicuro l’ordinamento italiano non prevede ammortizzatori sociali per dipendenti e dirigenti dei Consorzi ed il trasferimento agli enti locali non pare sia tra gli indirizzi dell’attuale governo. Ma se così sarà bisognerà farsene una ragione.

Si può pensare che un assessorato comunale specifico possa gestire con maggiore economicità ed efficienza acquedotti industriali, gasdotti, dighe, impianti di trattamento acque, ferrovia industriale, videosorveglianza ecc. , senza alcun aggravio di costi rispetto all’attualità?

Con riferimento all’attività svolta dal Consorzio per favorire lo sviluppo del territorio, il Consorzio sommariamente ha realizzato e gestisce:

  • una doppia rete di distribuzione di acqua industriale, una proveniente da AQP  e una dall’invaso del Cillarese;
  • Realizzazione e gestione del metanodotto in zona industriale;
  • Ampliamento del metanodotto ad una pressione utilizzabile dalle PMI;
  • una rete ferroviaria interna alla zona industriale di circa 7 Km lineari;
  • realizzazione di una rete stradale di circa 29 Km;
  • realizzazione di un impianto di Pubblica Illuminazione di circa 300 punti luce;
  • un impianto di videosorveglianza con 30 telecamere attive (è in corso d’opera la realizzazione di una controll-room per un controllo h24 della zona industriale);
  • gestione del verde pubblico;
  • posa in opera di cavidotti d’attesa per fibra ottica;
  • apertura del posto di ristoro in zona industriale h24;
  • consulenza alle imprese per il corretto insediamento dall’acquisto del terreno alla concessione edilizia e inizio attività;
  • espropri di terreni per insediamenti industriali;
  • consulenza alle aziende in relazione alle problematiche poste dal S.I.N.;
  • gestione della diga del Cillarese dove ha ottenuto la certificazione OHSAS 18001 sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e ha creato le condizioni per la nascita dell’Oasi di protezione faunistica e del Parco del Cillarese, con progetto congiunto con il Comune per l’apertura al pubblico;
  • rapporti di fornitura di beni e servizi necessari per l’attività dell’Ente con aziende locali per diversi milioni di euro;
  • marketing, internazionalizzazione ed informazione sulle potenzialità delle aziende del territorio

Forse è vero: bisogna considerare come desueta la mission dello “sviluppo industriale” in Italia e specialmente a Brindisi dove, da quindici anni il Consorzio sta combattendo una battaglia per restituire agli usi legittimi diversi centinaia di ettari di suoli vergini ma bloccati all’edificazione per essere stati ricompresi nel perimetro S.I.N.. Grazie alla sinergia con Il Sindaco, il Presidente della Provincia e l’Assessorato regionale all’ambiente questa battaglia sta ora vedendo il suo epilogo. Dato atto che le caratterizzazione eseguite hanno mostrato la matrice terra pressoché libera da sostanze inquinanti a differenza della matrice relativa alle acque sotterranee freatiche, la conferenza di servizi istruttoria del 24.02.2015 ha sottolineato il seguente importantissimo orientamento

 “La Conferenza di Servizi, vista l’assenza di correlazione tra lo stato di contaminazione ritrovato in falda ed i suoli risultati conformi alle CSC, chiede alla Società X di elaborare un’analisi di rischio sito specifica che dimostri l’assenza di rischi sanitari per i lavoratori operanti nel sito.

La Conferenza di Servizi chiede alla Provincia di Brindisi di dare corso, avvalendosi dell’ARPA Puglia, alle indagini tecniche ed amministrative necessarie per identificare il/i responsabili della contaminazione riscontrata nelle acque di falda ai sensi e per gli effetti degli articoli 242, comma 12, 244 e 312, comma 2, del D.Lgs. 152 del 2006.”

Orientamento che sposa appieno il principio del “chi inquina paga”, essendosi limitata la Conferenza a chiedere alla Società X di verificare che non vi sia rischio per i lavoratori operanti nel sito e alla Provincia, avvalendosi dell’ARPA Puglia, di identificare il responsabile dell’inquinamento della falda.

Marcello Rollo

Presidente Asi Brindisi

3 Commenti

  1. MI DOMANDO COME MAI I MIEI COMMENTI O NON LI POSTATI O RIMANGONO PER POCHI MINUTI A DIFFERENZA DI ALTRI CHE RIMANGONO PER GIORNI?

  2. Certo,il Legislatore ha istituito per Legge le A.S.I. ma non ti ha nominato il Legislatore,ma un’altro soggetto per gratificarti della “trombatura”avuta dagli elettori alle scorse Regionali e con disinvoltura facendo il “voltagabbana” sei stato premiato alla Presidenza dell’A.S.I. Brindisina senza averne il titolo e la qualifica. Bravo,ogni altra considerazione e’ superflua.
    Questo modo di essere e di fare allontana sempre di piu’ il cittadino dalla politica,tanto a Voi non interessa,l’importante e’ maturare posti super pagati e vitalizi maturati.A buon intenditore,poche parole.

  3. “L’Asi è stato istituito per legge, solo il legislatore può chiuderlo”…. ed è proprio questa circostanza ciò che ci preoccupa di più….

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