FASANO- Quattro tonnellate di sigarette intercettate e sequestrate sulla costa tra Ostuni e Torre Canne, tre persone in manette. Il litorale brindisino torna ad essere meta del contrabbando. L’operazione della Guardia di Finanza è scattata ieri pomeriggio intorno alle 18.00 allorquando i militari, nell’ambito di alcuni controlli intorno alla costa, hanno intercettato un motoscafo che, nonostante il mare fosse particolarmente agitato, ad alta velocità si dirigeva verso il litorale. A supporto dei militari del reparto operativo navale, un elicottero ATR42 è decollato da Pratica di Mare. Con l’ausilio dei radar e dei teleobiettivi ad infrarossi le fiamme gialle hanno seguito gli spostamenti del natante. Dapprima lo scafo di è diretto nel porto di Villanova , qui ha scaricato il primo collo di sigarette, marca Yesmoke. Poi si è diretto a Torre Canne qui il carico di bionde è stato occultato tra i frangiflutti. Poi il natante si è diretto nel porto di Savelletri, qui i contrabbandieri intuendo la presenza delle forze dell’ordine non ha neppure tentato l’accosto, ha fatto dietro front e si è diretto verso le acque internazionali facendo prendere le proprie tracce. Nel frattempo i militari a terra sono entrati in azione ed hanno fermato tre persone che si stavano occupando di recuperare il carico di sigarette. Si tratta di Paolo Ferrara, 38 anni, Crescenzo Pistoia, 48anni, entrambi fasanesi e Ladi Mondi, 35 albanese, tutti residenti nella città della selva, tutti con precedenti penali specifici. Nell’operazione sono state sequestrate anche quattro autovetture, diverse taniche di carburante che probabilmente sarebbe poi servito per il motoscafo, e i due carichi di sigarette, uno a Villanova e l’atro a Torre Canne. Ora i tre si trovano nel carcere di Brindisi a disposizione del pm di turno Valeria Farina Valaori. Le immagini a disposizione della Guardia di Finanza mostrano tuttavia il chiaro coinvolgimento di almeno altre quattro, cinque persone. Ieri pomeriggio intorno al raggio d’azione dei contrabbandieri sono state fermate e identificate una decina di persone la cui posizione ora è al vaglio degli investigatori. Sulla provenienza del carico ancora non sono chiari alcuni passaggi. Le sigarette sequestrate sono prodotte in Italia ma è evidente che il carico di ieri provenga dall’Albania o dal Montenegro. I militari presumono che le sigarette fossero destinate al mercato locale o a quello nazionale, le indagini sono tutt’ora in corso.
Lucia Pezzuto
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