
BRINDISI- La sanità torna ad essere argomento della campagna elettorale. E così da un parte il consigliere regionale dl Pd Giovanni Epifani annuncia la gara per ampliare i lavori in alcuni reparti dell’ospedale Perrino, dall’altra il consigliere regionale di Forza Italia, Maurizio Friolo condanna la chiusura dell’ospedale di Fasano. Entrambi sono ricandidati al prossimo consiglio regionale.
Entro fine mese sarà bandita la nuova gara per ultimare i lavori al Centro Grandi ustioni del Perrino di Brindisi. La rassicurazione arriva Epifani. Si tratta dell’appalto per l’ampliamento del reparto di Radioterapia, dove sono già in corso dei lavori e dell’adeguamento del Centro Grandi Ustionati. Le gare erano bloccate per un contenzioso con l’azienda che in precedenza si era aggiudicata l’opera «Oggi sono stato rassicurato- afferma Epifani- dalla notizia che la gara sarà pubblicata a fine mese, al termine della chiusura definitiva del contenzioso con la precedente società che si aggiudicò l’opera”.
I lavori nell’ospedale Perrino erano previsti dall’accordo di programma 2007, ma avevano subito dei rallentamenti a causa del fallimento della ditta appaltatrice. “L’auspico- conclude Epifani- è che il termine dei lavori sia brevissimo e che coincida con l’aggiudicazione dei nuovi lavori e delle nuove forniture che altrimenti diventerebbero obsolete».
Da una parte la bella notizia, dall’altra le accuse di Friolo contro la chiusura dell’ospedale di Fasano. “L’audizione di oggi in Commissione dell’assessore alla Sanità Donato Pentassuglia- afferma il consigliere di Forza Italia- ha confermato i passi avanti registrati dall’iter per la costruzione di un nuovo ospedale in provincia di Bari, al posto delle attuali strutture di Fasano e Monopoli. Un progetto che per i residenti a Monopoli non determinerà sostanzialmente alcun cambiamento, anzi sarà destinato a migliorare la qualità e quantità dei servizi offerti e delle prestazioni erogate; ma comporterà invece per la comunità di Fasano disagi e disservizi per avere elementari quei servizi e quelle prestazioni prima garantiti in loco, con la chiusura dell’ospedale che non verrà compensata da alcun progetto concreto e alternativo di potenziamento della medicina territoriale.
BrindisiOggi
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