BRINDISI- Verrà riconvocato tra una settimana un nuovo tavolo di confronto sul piano industriale di A2A per il rilancio della centrale Edipower di Brindisi.
Dopo la conferenza decisoria svoltasi ieri in provincia in cui Comune, Provincia, Asi e Arpa hanno espresso parere negativo, la Asl ha dichiarato parere positivo con alcune prescrizioni e la provincia si è riservata di decidere, i rappresentanti dei lavoratori hanno deciso di rivolgersi al prefetto.
Questa mattina l’incontro che ha portato all’impegno da parte di sua eccellenza, Nicola Prete, a monitorare i risultati della conferenza di servizio, per analizzare tutte le posizioni espresse dalle parti, verificare nel dettaglio il Piano industriale di A2A per Brindisi e riconvocare un tavolo di confronto, entro una settimana dalla conferenza svoltasi in Provincia.
Durante l’incontro le segreterie di FILCTEM CGIL FLAEI CISL UILTEC UIL hanno messo in evidenza la crisi degli impianti termoelettrici italiani dopo la grande espansione delle energie rinnovabili, la contrazione della domanda e il conseguente impegno dei vari produttori, tra cui A2A Edipower, a misurarsi con il passaggio dalla produzione di energia convenzionale alla riconversione degli impianti con soluzioni ambientali ed energetiche innovative, così come da progetto di A2A Ambiente per Brindisi.
Nel corso dell’incontro sono state riportate, dicono i sindacati, le fortissime preoccupazioni sul pesante disagio sociale ed economico, che vivono, ormai da oltre 2 anni, i 250 lavoratori coinvolti nella vertenza Edipower a Brindisi e sui rischi di ordine pubblico che il sindacato potrebbe non essere più in grado di gestire.
“C’è un problema legato ai tempi e alle decisioni che si ripercuote drammaticamente su queste famiglie- riferiscono i sindacati- per i diretti il contratto di solidarietà difensiva scade a novembre 2015 per molti dell’appalto gli ammortizzatori sociali sono già scaduti da tempo”.
Le organizzazioni sindacali, infine, hanno rivolto un appello al prefetto per convocare un vertice, con il pieno coinvolgimento dei Sindaci che compongono l’Organo di Governo d’Ambito (OGA), delle parti sociali e di A2A Ambiente, per valutare il contributo dell’impianto per arrivare alla chiusura del ciclo dei rifiuti in Provincia di Brindisi.
Nel frattempo le organizzazioni Sindacali hanno indetto un’assemblea in azienda per domani pomeriggio alle ore 15,00.
BrindisiOggi
Il colmo dei colmi a Brindisi è avere un inceneritore, peraltro pubblico, chiuso, che potrebbe chiudere sto benedetto ciclo dei rifiuti, e volere invece che i rifiuti li smaltisca una centrale. Massima solidarietà agli operai ma si usi un po di giudizio
A furia di organizzare “tavoli” abbiamo fatto venire troppa fame ai nostri politici.