‘Visioni e tormenti’, una mostra pittorica di due artisti brindisini al Nervegna

BRINDISI – La mostra pittorica figurativa dal titolo ‘Visioni e tormenti’ di due artisti brindisini Stefano Iaia e Alessandro Ribezzi a Palazzo Nervegna. Gli artisti espongono 20 opere originali. I quadri saranno esposti sino al 19 Aprile.

alessandro ribezzi
L’artista Alessandro Ribezzi

Alessandro Ribezzi e Stefano Iaia sono due artisti autodidatti di Brindisi, amici fin dall’ infanzia crescono con la stessa passione verso l’arte, la pittura nello specifico. Iniziano una ricerca personale indipendente sul figurativo pittorico sperimentando l’olio su tela. Il loro percorso pur diverso prende inizialmente la stessa fonte andando a ritroso nella memoria della storia dell’arte cercano di comprendere i trucchi dei grandi maestri del passato per perfezionare la loro abilità.

stefano iaia
L’artista Stefano Iaia

Nel 2014 decidono di aprire uno studio insieme e l’indagine personale si trasforma in un dialogo più consapevole senza mai però dimenticare il loro vissuto interiore. L’incrociarsi di questi due mondi ha portato alla nascita di una serie di dipinti che provano ad andare oltre il figurativo, una ricerca tormentata non ancora conclusa per raffinare uno stile personale.

Alla prima prova di fronte un pubblico espongono ciò che considerano “i loro studi”, immagini però che non dimenticano di evocare i tormenti e visioni di questi anni. L’esposizione quindi è uno sguardo verso l’inconscio di questi due artisti che attraverso l’arte hanno esplorato la loro spiritualità attraversando a volte luoghi malinconici e di dolore, con l’idea però di non lasciare mai un luogo, un semplice spazio vuoto, i quadri saranno il racconto di questa idea.

mostra iaia e ribezziLa ricerca pittorica di Stefano Iaia , influenzato dai grandi maestri classici e dal surrealismo si è evoluta in una direzione fuori dal tempo, le sue opere sospese tra sogno e realtà descrivono un mondo a noi invisibile ma vicino sul piano emotivo, riflettono come uno specchio l’inconscio dello spettatore, che rivede la sua quotidianità nascosta.

Alessandro Ribezzi influenzato dall’arte fantastica e dalla nuova corrente pop surrealista crea dei mondi personali dove la fantasia è l’unica monarca e la bellezza femminile prende dimora. Chi si immerge nei suoi quadri ha la sensazione di camminare in un sentiero dove ogni sofferenza viene abbandonata e si lascia andare ad una visione irreale dell’esistenza.

BrindisiOggi

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