Dopo il licenziamento, la Sinco garantisce il recupero stipendi e la riassunzione

BRINDISI- Gli undici dipendenti della S.IN.CO. saranno pagati, a breve l’azienda  bitontina che sta lavorando sui maxiappalti dell’Aeroporto del Salento, sarà in grado di corrispondere loro le spettanze dovute (saldo di novembre più dicembre 2014; gennaio, febbraio e marzo 2015).

Non solo, questi dipendenti licenziati senza preavviso potrebbero avere una chance in più.

A seguito di un incontro svoltosi ieri presso la prefettura di Brindisi, la stessa S.IN.CO. ha proposto ai lavoratori il reimpiego su un cantiere di Manduria, nel Tarantino, in attesa che sia chiarito il contenzioso con Aeroporti di Puglia, che in questo momento blocca i lavori allo scalo brindisino.

Una  situazione questa  che dovrebbe sbloccarsi il 9 aprile, quando ci sarà una scambio di carte e di informazioni che dovrebbe riportare tutto alla normalità.

Nel frattempo, la S.IN.CO. ha proposto ai dipendenti anche un rimborso delle spese di carburante per raggiungere il cantiere di Manduria.

 “Sulla carta va bene così – ha dichiarato il segretario generale della Feneal Uil Brindisi, Giovanni Librando – ma naturalmente prima di esprimere un giudizio preferiamo attendere la prova dei fatti, ovvero il pagamento delle mensilità spettanti ed il reintegro dei lavoratori. Peraltro, l’Azienda ha sostenuto che non appena sarà chiarito il contenzioso con Aeroporti di Puglia, non soltanto gli 11 lavoratori torneranno nel cantiere dello scalo Papola Casale, ma sarà addirittura necessario assumere altre 15 unità. Ovviamente, non possiamo che tifare per questa soluzione che garantirebbe nuova occupazione, ma nel frattempo preferiamo attenerci ai fatti concreti”.

 BrindisiOggi

 

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