BRINDISI – Xylella: Martina in Puglia, Epifani scrive a Renzi e Schittulli boicotta la Francia. Ore cruciali col ministro dell’agricoltura Martina in Puglia per incontrare olivicoltori sulla questione Xylella.
Il ministro è a Bari per incontrare il commissario per l’emergenza, Giuseppe Silletti e nel pomeriggio a Lecce lo attende un incontro con sindaci e associazioni olivicole e ambientaliste.
La decisione di arrivare in Puglia presa dal ministro sarebbe giunta dopo la decisione della Francia di bloccare l’importazione di vegetali (ben 102 specie, non solo ulivi) provenienti dalla Puglia. “Giudico inopportuno il provvedimento della Francia perché il problema Xylella si sta affrontando a livello comunitario: la decisione francese è sbagliata”, aveva dichiarato il Ministro, una volta venuto a conoscenza della presa di posizione del suo collega d’Oltralpe. Una decisione che la Commissione Europea definisce in linea con la legislazione dell’Unione: anche Spagna, Portogallo e Grecia mostrerebbero preoccupazione per la situazione attualmente vissuta in Puglia, sebbene ancora non si conoscano le iniziative di azione. L’incontro di oggi a Bari e poi a Lecce potrebbe dare qualche linea guida sulle azioni da intraprendere, sempre attendendo la decisione del Tar leccese di domani, 9 aprile, sulla richiesta di sospensiva degli avvocati Giovanni e Guido Pesce, proprietari dei terreni su cui il Corpo Forestale dello Stato ha già segnato alcuni ulivi con la x dell’infamia da Xylella, pur mancando le analisi scientifiche che provino la responsabilità del batterio.
Proprio contro la decisione francese è arrivato un video di Francesco Schittulli, il candidato del centrodestra alla Regione Puglia, visibile sul sito dell’Ansa. (http://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2015/04/07/xylella-la-guerra-si-sposta-su-facebook_07d59fb8-eab7-4624-b3f4-e669981f3ede.html) “Basta con i prodotti francesi, da oggi solo Made in Italy”, dichiara Schittulli sfilandosi una cravatta d’importazione. Sulla stessa linea la protesta sulla rete di boicottare l’acquisto e la diffusione di prodotti francesi: formaggi, profumi, ecc.
Il consigliere regionale Gianpiero Epifani decide di percorrere, invece, la strada dell’ufficialità, con una lettera indirizzata al Premier Renzi e al Ministro Martina. “Va riconosciuto lo stato di calamità naturale per tutti quei territori colpiti dalla batteriosi, ma vanno ottenute, a livello europeo, risorse dai fondi Fesr 2014-2020 per curare gli uliveti malati, altrimenti si abbandoneranno le colture. – dichiara Epifani, che aggiunge – L’Unione Europea avalla la decisione dello stop francese alle importazioni nostrane: lo Stato italiano deve opporsi e pretendere dalla Commissione Europea misure proporzionate alla situazione attuale.”
Il culmine della protesta, che è soprattutto un grido di dolore, arriva dal sud Salento: un enorme manifesto funebre 6 metri per 3 annuncia la morte dell’olivicoltura pugliese. A scriverlo, è stato Francesco Montagna, olivicoltore per passione e proprietario di un frantoio di olio biologico a Melissano (Le): i suoi terreni, risalenti al 1881, erano del bisnonno Giuseppe. Purtroppo, anche nelle sue terre pare che la Xylella abbia colpito.
Agnese Poci
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