RIMINI- Quattro rapine nei supermercati, una all’ufficio postale ed almeno tredici furti in appartamento sono questi i colpi messi a segno ed attribuiti ad una articolata organizzazione criminale sgominata questa mattina dalla squadra mobile di Rimini in collaborazione con le questure di Brindisi, Ancona e Asti.
Sette le persone arrestate nell’ambito dell’operazione di polizia “Black car”, di queste sei sono finite in carcere e una ai domiciliari. Una banda a capo della quale pare vi fosse Roberto De Paola, originario di Brindisi, 35 anni, ospite al campo nomadi di Rimini, affiancato da altri due brindisini, Francesco Balestra 32enne di Mesagne, e Gianluca Calabrese, 37 anni.
“Un gruppo di fuoco” che vedeva la partecipazione anche del 30enne riminese Marco Mangianti, il suocero Fabio Proietti, 52 anni e Jonny Ferrari, 43enne di Jesi. Tutti questi sono finiti in carcere.
E’ stato ristretto ai domiciliari, invece, per ricettazione Giancarlo Fabbri, 71 anni di Rimini, trovato in possesso di oggetti di valore trafugati in furti in appartamento.
Intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione, pedinamento e controllo hanno fatto in modo che il cerchio si stringesse intorno ai sette. E poi la testimonianza di alcune vittime che avevano notato una vettura nera utilizzata dai rapinatori nella fuga. Tutti elementi determinanti assieme alle immagini di video sorveglianza delle telecamere piazzate nei luoghi delle rapine.
Secondo le prove raccolte dagli investigatori alla banda sono addebitabili almeno tre rapine in supermercati nel Riminese, una a Jesi, una ad un ufficio postale di Caselle Torinese e 13 furti in appartamento tra Rimini, Pesaro, Forlì e Asti. Tra le abitazioni svaligiate anche la villa del titolare della famosa azienda “Saclà”.
La polizia ha anche intercettato una ventottenne di Rimini, P. E., che aveva legami con la banda è stata invece sottoposta all’obbligo di dimora nel territorio comunale con divieto di uscire dall’abitazione nelle ore serali e notturne.
Nell’ambito delle indagini gli investigatori hanno anche scoperto che il sodalizio criminoso aveva legami con un altro gruppo di brindisini accusato di rapine. Si tratta di Aliosha Lazzoi, 24 anni, Davide Fontò, 29 anni, Bryan Maggi , 23 anni, Alessandro Coffa, 30 anni ed Andrea Romano, 27 anni. I cinque furono arrestati a Forlì il 16 novembre del 2013, secondo gli inquirenti erano in procinto di mettere a segno una rapina in una gioielleria armati di pistola e fucile.
BrindisiOggi
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