La segretaria cittadina del Pd sostiene Mele, Romano chiede il commissariamento del partito

BRINDISI- Emiliano non concede l’appoggio del Pd alla candidatura di Mimmo Mele a sindaco di Carovigno, ma la segretaria cittadina democratica ribadisce il sostegno all’ex parlamentare dell’Udc anche senza simbolo e il consigliere regionale Pino Romano passa all’attacco e  chiede di commissariare il partito.

La questione  Carovigno assume carattere regionale. Per Emiliano risulta sconveniente che il Partito democratico si schieri con Mele, coinvolto in passato in un’inchiesta di droga e escort. E Romano chiede la testa dei vertici del partito di Carovigno, che non hanno alcune intenzione di seguire le direttive del segretario regionale. O meglio, vogliono sostenere Mele attraverso liste civiche. Quindi il Pd a Carovigno non parteciperanno ufficialmente alle elezioni.

pino-romano“La candidatura di Mele a Carovigno, con il sostegno del Pd cittadino- afferma Romano- deve farci riflettere molto su quanto sta anche ponendo all’attenzione il nostro segretario regionale Michele Emiliano. Esiste infatti, all’interno di un partito, una linea politica che coincide sempre con l’etica. Esistono principi generali che sovrintendono alla naturale divisione tra i punti di vista e le anime che possono comporre un movimento politico. Detto questo appare altrettanto naturale che, laddove questa visione del cammino di un partito non fosse più condivisa e rispettata, si deve porre rimedio azzerando la struttura dirigente e commissariando quel pezzo di partito”.

Insomma per Romano chi non condivide la linea del partito non può dirigerlo. Il problema dell’appoggio a Mele è venuto fuori solo durante questa campagna elettorale, perché in realtà il Pd a Carovigno da oltre un anno  sostiene Mele, la segretaria cittadina Marzia Bagnulo era nell’esecutivo. È stato proprio grazie al Pd che il sindaco ha superato la sua prima crisi politica.

“Alla luce della necessità di non considerare il Pd una impresa- continua Romano- e quindi di non vivere il partito con una visione industrialista, è evidente che nessuno può pensare di salire e scendere a bordo del Pd, immaginando di far giocare a proprio favore tutto il patrimonio culturale del nostro partito. Patrimonio che, mai come in questo caso, non gli appartiene per storia e tradizione. Il nostro segretario regionale ha già detto chiaramente che il Pd non sosterrà Mele, precisando che eventuali accordi sono stati presi senza il consenso del partito. Ora, però, possiamo pensare di commissariare il Pd di Carovigno perché un braccio che agisce autonomamente, in distonia con il resto del proprio corpo e senza tenere conto del reale pensiero dei suoi militanti, rischia di danneggiare tutti”.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. perchè qualcuno riesce a trovare differenze tra fi e pd non credo ce ne siano uno si chiama centro six e l,altro centro dex ma alla fine fanno esattamente le stesse porcate

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