Furto al ristorante di Al Bano , droga e tentata rapina, si consegna il settimo uomo

CELLINO SAN MARCO- Si è costituito Gabriele Cucci, 25 anni, l’uomo accusato insieme ad altre sei persone di detenzione e cessione in concorso di sostanze stupefacenti,  del furto al ristorante del cantante Al Bano,  nonché di tentata rapina ai danni di un’anziana.

Cucci era irreperibile dallo scorso 31 marzo, da quando cioè i Carabinieri di Brindisi al comando del capitano Luca Morrone, con la stazione di Cellino San Marco guidata dal maresciallo Ginafranco Milo, avevano eseguito sei ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e cinque ai domiciliari emesse dal gip del tribunale di Brindisi su richiesta dal pm Pierpaolo Montinaro .

In carcere erano finiti Gabriele Leuzzi , 36enne da San Pietro Vernotico, il quale  fu trovato ( a gennaio 2014) in possesso di 2,1 grammi di cocaina, suddivisa in 5 dosi, sostanza da taglio, materiale per il confezionamento e un bilancino di precisione e Stefano Spina , 36enne da San Pietro Vernotico, fu trovato in possesso di 16 grammi di marijuana, suddivisa in dosi, e un bilancino di precisione. L’ulteriore perquisizione estesa presso la sua abitazione aveva permesso il rinvenimento di un altro bilancino di precisione, il tutto sottoposto a sequestro.  L’indagine era durata nove mesi da gennaio a settembre 2014. Tutto parte dagli spari contro l’abitazione di Gabriele Leuzzi. Tante le intercettazione telefoniche e ambientali che avevano permesso di ricostruire le diverse vicende, gli indagati comunicavo con un linguaggio chiaro, per nulla criptico.

Finirono agli arresti domiciliari: Dario Francavilla , 43 anni di Cellino San Marco; Giuseppe Cortese , 26 anni di Cellino San Marco; Ivana Carrozzo,  33 anni di Cellino San Marco; Stefania Chirizzi, 24 anni di Cellino San Marco.

All’appello mancava solo Cucci che si trovava in Germania per lavoro. L’uomo si è presentato di sua spontanea volontà presso la caserma dei carabinieri.L’uomo ora si trova agli arresti domiciliari.

 BrindisiOggi

 

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*